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F1 Academy| Non un traguardo, ma un mezzo per lanciare il motorsport femminile
Dal debutto alla sfida culturale: la F1 Academy apre nuove strade per il talento femminile nel motorsport, tra ostacoli da superare e un futuro tutto da scrivere.

Dal suo debutto nel 2023, la F1 Academy ha ridefinito il concetto di inclusione in pista, diventando un catalizzatore per il cambiamento culturale e strutturale nel mondo delle corse.
Le barriere ancora da superare
Creata per dare visibilità di talenti femminili, la F1 Academy non è semplicemente un campionato monomarca di Formula 4: è una piattaforma che mira a colmare le lacune sistemiche che hanno storicamente ostacolato l’accesso delle donne al motorsport di alto livello.
Come sottolineato da Fran Longstaff, responsabile della ricerca per More Than Equal: «Il problema non è che le donne non siano abbastanza brave, ma che il motorsport non è mai stato progettato per scoprirlo».
Nonostante i progressi, le barriere per le donne nel motorsport restano profonde. Le disuguaglianze non riguardano solo la visibilità o le sponsorizzazioni, ma anche la mancanza di ricerca su performance e fisiologia femminile.
Jamie Chadwick ha raccontato: «Durante i test fisici alla Williams, i miei risultati erano identici a quelli dei ragazzi, ma poi in pista faticavo molto. È una questione ancora poco studiata».

Jamie Chadwick, nuova ambasciatrice per Williams F1 (© Williams F1)
Il divario di esperienza, soprattutto nelle categorie junior, resta un ostacolo: «Fino a che non vedremo una donna davvero vicina alla F1, non capiremo quali siano i veri limiti, e se questi siano superabili», ha aggiunto Chadwick, dominatrice della ex W Series e oggi ambasciatrice della Williams.
F1 Academy e il futuro del motorsport femminile
La vera rivoluzione è appena iniziata. Come dice Pulling, vincitrice della scorsa edizione del campionato: «Quello che la F1 Academy sta facendo è aumentare il numero di licenze nelle prime fasi delle corse. Le ragazze hanno otto anni, non andranno subito in F4, ma tra dieci anni inizieremo a vederle in F3 e F2. Serve solo tempo».
La serie ha ricevuto il supporto di tutte le dieci squadre di F1, nuovi sponsor come Charlotte Tilbury e TAG Heuer, e un aumento delle vetture in griglia da 15 a 18 per il 2025.
Un cambiamento culturale in corso
La F1 Academy non promette una campionessa del mondo domani, ma sta costruendo le fondamenta perché un giorno ciò possa avvenire.
«La cultura non riflette la realtà: la costruisce. E può essere ricostruita», si legge in un’analisi su Vanity Fair. Questo è ciò che la F1 Academy rappresenta: la costruzione di una cultura diversa, più inclusiva e sostenibile.

Abbi Pulling campionessa 2024 della F1 Academy, dopo Gara 1 in Qatar (© Profilo X Alpine)
Come conclude Abbi Pulling: «Se F1 Academy può essere anche solo una piccola parte del grande cambiamento nello sport femminile, allora ne vale la pena».
«F1: The Academy» su Netflix – la docuserie che punta alla visibilità globale
Il prossimo 28 maggio, Netflix lancerà la serie documentaristica «F1: The Academy», prodotta da Hello Sunshine, l’azienda di Reese Witherspoon. Il format offrirà uno sguardo esclusivo dietro le quinte della stagione 2024, seguendo le giovani pilote dentro e fuori dalla pista.
Susie Wolff, direttrice della F1 Academy e produttrice esecutiva della serie, ha affermato: «Vogliamo ispirare e responsabilizzare la prossima generazione di giovani donne, e Netflix aprirà la F1 Academy a un pubblico globale».