Moto3
David Alonso, #BabyGOAT
David Alonso è la nuova stella della Moto3. Il colombiano ha vinto il mondiale in Giappone e la MotoGP gli ha dedicato l’hashtag #BabyGOAT.
David Alonso è stato incoronato campione della Moto3 a Motegi, al termine di una stagione dominante. Dopo la gara in Giappone, che gli ha consegnato il titolo, il colombiano aveva ben 109 punti di vantaggio sul suo primo inseguitore. Un nuovo prodigio è emerso, e ora la sua ascesa continuerà in Moto2.
Figlio di due continenti
David corre con la bandiera colombiana, avendo scelto di gareggiare con la licenza del paese della madre. È figlio di due paesi latini, simili ma separati da un oceano. Alonso è figlio del Sudamerica e della Spagna, patria di suo padre e il luogo dove è cresciuto. Il giovane talento colombiano è nato a Madrid e ha vissuto tutta la sua vita, compresa quella sportiva, nella penisola iberica.
La Colombia è sempre rimasta lontana, se non per qualche visita occasionale, ma David ha scelto comunque di rappresentare il paese della madre, elevando la bandiera colombiana in ogni vittoria o successo. Si è capito subito che David aveva qualcosa di speciale, una luce che appartiene solo ai grandi campioni, come altri che prima di lui hanno fatto la storia delle corse su due ruote.
Il suo cammino verso il Motomondiale è iniziato con la vittoria nella European Talent Cup nel 2020, seguita dal successo nella MotoGP Rookies Cup, dove è diventato campione nel 2021. Il suo processo è chiaro: un anno di apprendimento e uno per dominare la categoria. Il debutto in Moto3 è arrivato proprio nell’anno in cui ha trionfato nel campionato targato Red Bull.
Alonso ha esordito con la Gas Gas a Misano e l’anno successivo si è guadagnato un’altra wild card in Portogallo, sempre con lo stesso team. Nel 2022 ha corso nel CEV con il Team Aspar, che lo ha ingaggiato ufficialmente nel 2023 per il mondiale Moto3.
Rookie stellare
Nella sua prima vera stagione da rookie, Alonso ha subito mostrato il suo potenziale. Il primo podio è arrivato a Jerez, su una pista che conosceva bene. Ha impiegato pochissimo per conquistare la prima vittoria: a Silverstone, nella culla inglese del motorsport, è salito sul gradino più alto del podio per la prima volta nel mondiale. Una piccola battuta d’arresto in Austria non ha potuto fermare la stella nascente, che brillava sempre di più.
Ha vinto ad Aragón e si è ripetuto a Misano. Un secondo posto a Mandalika e l’ultima vittoria del 2023 in Thailandia, prima di chiudere la stagione con altri due secondi posti in Qatar e a Valencia. David ha concluso quel mondiale in terza posizione, vincendo anche il premio come Rookie of the Year, coronando così una stagione memorabile.
Un campione da record
Nel 2024 è partito con i favori del pronostico e non ha deluso le aspettative. Ha aperto la stagione in Qatar con una vittoria, proseguendo la sua marcia verso la corona della Moto3 con altre nove vittorie e un secondo posto. In questa stagione, tranne che in Inghilterra, ogni volta che è salito sul podio lo ha fatto sul gradino più alto. Ad oggi conta 10 vittorie e ha nel mirino il record di un certo Valentino Rossi in 125cc (11 vittorie stagionali, ndr).
In Giappone non ha fatto calcoli. Quando ha deciso di spingere, ha vinto, aspettando poi di capire se poteva esultare. La matematica gli ha dato ragione e con una gioia incontenibile, espressa attraverso casco, tuta, guanti e stivali, ha festeggiato un titolo sognato fin da bambino. In sella alla sua minimoto sul rettilineo della pista nipponica, ha ripercorso i momenti che lo hanno portato fino a lì. Alonso ha così riportato un titolo alla Colombia dopo il mitico Carlos Lavado che aveva trionfato due volte in 250cc.
Alcuni si sono già sbilanciati, definendolo “più forte di Acosta”, e l’hashtag usato dalla MotoGP è chiaro: #BabyGOAT. Alonso sembra un predestinato, ma è un ragazzo di soli 18 anni che, sul podio in Giappone, non ha potuto nemmeno festeggiare con lo spumante perché non ha ancora compiuto i 21 anni. È presto per i paragoni, e sarebbe facile scomodare alcuni nomi illustri, ma David ha davanti a sé una carriera stellare che potrebbe presto portarlo nell’olimpo dei grandi.
I passi, però, devono essere fatti uno alla volta. Per questo, nel 2025 sarà in Moto2, sempre con il CFMoto Aspar Team. Proseguirà così il suo percorso e scopriremo come si adatterà a una moto più pesante e potente. Intanto, però, ha alcuni record da inseguire nella sua attuale categoria del motomondiale, per riscrivere la storia e lasciare il segno tra i grandi.