Formula 1
Circuito del Mugello, «l’autodromo targato Ferrari»
Il Circuito del Mugello compirà 50 anni di storia il prossimo 23 giugno. Ecco la storia di uno dei circuiti più apprezzati del mondo.
Il Circuito del Mugello è il più importante della Toscana e l’unico italiano ad avere la licenza per ospitare sia la F1 che la MotoGP. Incastonato nella valle del Mugello, è tra i più apprezzati dai motociclisti e gli automobilisti, amatori e professionisti. La Gara del CIV SBK di domenica 23 giugno segnerà i 50 anni dalla sua inaugurazione.
Info rapide
- Località: Scarperia e San Piero, Toscana, Italia (come arrivarci)
- Inaugurazione: 23 giugno 1974
- Progettista: Gianfranco Agnoletto
- Lunghezza: 5,245 km
- Record assoluto: 1:15.144 (251 km/h) – Lewis Hamilton, Mercedes W11, 2020
Origine del Circuito del Mugello
Il Circuito stradale del Mugello nasce nel 1914, ma la guerra interrompe subito le attività fino 1920. Nei 65 km tra le colline toscane si sfidano i piloti più famosi dell’epoca, tra cui Giuseppe Campari, Antonio Ascari ed Enzo Ferrari. Chiuso nel 1929, riapre per un anno nel 1955 con percorso di 19 km, per poi tornare abitualmente dal 1964 con un tracciato di 66,2 km.
La svolta avviene nel 1970. Un incidente del pilota toscano Spartaco Dini durante le prove del Gran Premio del Mugello ferisce quattro pedoni e prende la vita di un neonato. Questo episodio convince l’Automobile Club di Firenze ad abbandonare le strade pubbliche per le competizioni automobilistiche.
Di conseguenza, il presidente dell’AC Firenze, ing. Pasquale Borracci, e il suo direttore, Amos Pampaloni, commissionano a Gianfranco Agnoletto il progetto di un circuito stradale. Il progettista milanese comincia a disegnare le possibili soluzioni, cercando «di adattare il più possibile il tracciato all’andamento piano-altimetrico del terreno».
Il risultato è un circuito principale di 5.245 m, più una versione corta di 3.870 m, che collega la Savelli con il rettilineo principale, e una lunga di 7.440 m, con un’estensione di 2 km del Correntaio da realizzare in futuro. Agnoletto pensa anche ad un altro raccordo per generare altri due layout di 4.300 e 2.850 m, ma l’idea rimane tale.
I lavori di costruzione cominciano nel 1973 e terminano dopo appena un anno.
Storia del Circuito del Mugello
Il Circuito del Mugello viene inaugurato il 23 giugno 1974 con un round del campionato europeo di F5000, a cui segue il 14 luglio una tappa del campionato di Formula 2. L’inizio col botto del circuito toscano continua con il Mondiale Sportprototipi (l’antenato del WEC) il 23 marzo dell’anno seguente.
Inversamente al circuito di Imola, il Mugello nasce con le auto, ma presto diventa la casa delle due ruote. Il 16 maggio 1976 il Motomondiale arriva per la prima volta per disputare il Gran Premio d’Italia. L’evento è un successo, ma la precaria situazione economica dell’AC Firenze mette a rischio la permanenza della Classe 500 in Toscana.
In loro aiuto arriva la Ferrari, che nel 1988 compra l’autodromo del Mugello. Entro il 1991 completa alcuni progetti di Agnoletto irrealizzati per mancanza di fondi, tra cui i box e il paddock. Altre modifiche riguardano le barriere, le vie di fuga e il layout corto, che diventa esclusivamente una scorciatoia per i box.
Grazie all’intervento della casa di Maranello, il Motomondiale torna al Mugello nel 1991. In aggiunta, la SBK arriva per la prima volta nello stesso anno. In Toscana, la MotoGP ha vissuto alcuni momenti storici, tra cui l’epica vittoria di Loris Capirossi nel 2000 e la prima vittoria della Ducati al GP d’Italia nel 2009.
Nel 2012 il Mugello ospita per la prima volta una sessione di test ufficiali di Formula 1, ricevendo le lodi di piloti tra cui Mark Webber: «Ho fatto 10 giri sull’asciutto oggi al Mugello, che è come fare 1000 giri ad Abu Dhabi in termini di soddisfazione». Il Circus torna nel 2020 per disputare il GP della Toscana, la gara n°1000 della Ferrari in F1.
Nel 2024 l’autodromo festeggia i 50 anni dalla creazione del circuito permanente ospitando la gara del CIV SBK.