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Dream On, il documentario sugli ultimi 3 weekend stagionali di Bagnaia

Nei 3 episodi del documentario Dream On è venuto fuori il dietro le quinte di come Bagnaia ha vissuto le ultime gare del 2024.

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Bagnaia dopo la Sprint di Barcellona (© Ducati)
Francesco Bagnaia dopo la Sprint di Barcellona (© Ducati)

Nel corso della scorsa settimana, Ducati ha pubblicato sul proprio canale YouTube i 3 episodi del documentario Dream On. Il protagonista di questo contenuto è Francesco Bagnaia. Nello specifico, è possibile capire come il pilota torinese ha vissuto gli ultimi weekend della stagione insieme al suo team, ai suoi amici e alla sua famiglia. Un periodo molto teso, visto che proprio in quelle settimane si è deciso il campionato del mondo.

Il lato umano di Bagnaia

Uno degli aspetti che maggiormente risaltato in Dream On è, ovviamente, il dietro le quinte di come Pecco ha vissuto quei giorni. Nonostante il 3 volte campione del mondo abbia sempre mostrato una discreta tranquillità, il suo umore ha vissuto 2 fasi differenti nelle ultime 3 tappe del mondiale. Tra Thailandia e Malesia, si sono intravisti nervosismo e frustrazione; mentre a Barcellona, quando ormai la situazione era compromessa, ha vissuto il weekend con maggiore serenità.

Il 3° posto nella Sprint Race di Buriram, dietro a Martin e la pesantissima caduta in quella di Sepang, con Jorge vincitore, sono stati decisamente i momenti più difficili da gestire per Bagnaia. A Buriram, in particolare, sono venute fuori due figure molto carismatiche all’interno del suo team, che hanno avuto rispettivamente il compito di spronarlo e fargli fare la scelta giusta al momento giusto.

La “garra” di Davide Tardozzi

Dopo l’uscita del primo episodio, ha cominciato a circolare sul web un acceso dibattito che ha visti coinvolti Bagnaia e Tardozzi. In particolare, quello che è balzato subito all’occhio è il tono deciso utilizzato dal team manager Ducati per “svegliare” il suo pilota. Tardozzi, in riferimento alla partenza aggressiva di Martin e alla sua condotta nella Sprint, ha fatto capire a Bagnaia che era finito il tempo di fare il “gentiluomo”, per evitare altre sconfitte.

Il momento in cui Tardozzi parla con Bagnaia dopo la Sprint in Thailandia

Il momento in cui Tardozzi parla con Bagnaia dopo la Sprint in Thailandia (© youtube.com @Ducati)

Col diffondersi dei virgolettati di questa scena, il popolo di internet ha cominciato a dividersi. C’era chi dava ragione a Tardozzi, ritenendo giusta la considerazione da lui fatta, e chi invece ci aveva tenuto a sottolineare il fatto che in realtà Bagnaia in pista è sempre stato un pilota aggressivo. Quello che forse quasi nessuno ha valutato però è il contesto in cui sono arrivate quelle parole di Tardozzi.

Dopo la Sprint, come mostrato anche dalle immagini televisive, Bagnaia, visibilmente arrabbiato, ha fatto presente al suo team che, secondo lui, Martin aveva toccato il verde ben 4 volte negli ultimi giri. Facendo intendere che lo spagnolo avrebbe dovuto ricevere una penalizzazione per questo motivo. Le immagini raccolte dal documentario, hanno mostrato fin da subito un Tardozzi piuttosto contrariato mentre sentiva queste lamentele dal suo pilota.

Da qui è seguita la discussione privata che ha portato a quelle affermazioni. In quel caso il team manager ha semplicemente provato a spronare il suo pilota a non cercare scuse, ma a rimanere focalizzato su come migliorare la situazione.

La bravura di Cristian Gabarrini

Cristian Gabarrini è un altro personaggio che si è fatto molto notare in questo documentario. Il suo ruolo è stato fondamentale per la vittoria di Bagnaia nella gara lunga del GP di Thailandia. Poche ore prima del via, è stato decisivo nel convincere il suo pilota a fare un cambiamento importante in vista della corsa, che si preannunciava bagnata.

Vedendo che difficilmente la pista si sarebbe asciugata, il capotecnico è andato dal suo pilota per dirgli che sarebbe stato meglio impostare la moto 1, quella con cui Pecco aveva più feeling, con un assetto da bagnato. Inizialmente Pecco non sembrava convinto, ma l’insistenza di Gabarrini lo ha fatto dubitare, fino a convincerlo a cambiare idea. La cronaca della gara è nota, con Bagnaia che si è aggiudicato la vittoria dominando la corsa fin dai primi metri.

Il dialogo tra Gabarrini e Bagnaia

Il dialogo tra Gabarrini e Bagnaia (© youtube.com @Ducati)

Molto evocativa un’immagine di Gabarrini dopo la gara, seduto in disparte durante la festa nel box. Probabilmente un modo per scaricare la tensione, magari ripensando proprio a quella scelta decisiva.

La vicinanza degli affetti

Come da lui stesso dichiarato più volte, Bagnaia, per lavorare bene, ha bisogno di un clima sereno intorno a lui. Il pilota Ducati, quando gira per il mondo per correre le gare del mondiale, è spesso accompagnato da alcuni membri della sua famiglia, che contribuiscono a creargli questo clima di tranquillità. Su tutti la sorella Carola, che segue Pecco da diverso tempo come addetta stampa. Oltre a lei, altre due figure spesso presenti sono il padre Pietro e la moglie Domizia.

Carola mentre aiuta suo fratello a indossarsi la tuta prima dell'ultima gara stagionale

Carola mentre aiuta suo fratello a indossarsi la tuta prima dell’ultima gara stagionale (© youtube.com @Ducati)

Allo stesso modo, anche la mamma e gli amici del fan club lo supportano. Una vicinanza, quella dei suoi affetti e dei suoi amici più cari, a cui Bagnaia tiene parecchio, come dimostrato dai momenti antecedenti l’ultima Sprint della stagione a Barcellona. Alla vigilia di una delle gare più sentite della sua carriera, Pecco è rimasto proprio con loro.

L’importanza di documentari come Dream On

Fino a qualche anno fa, il dietro alle quinte del mondo dello sport era un mondo praticamente inaccessibile. Un aspetto che limitava la possibilità di entrare maggiormente in contatto emotivo con gli sportivi di tutti i tipi, soprattutto quelli più riservati nei modi di fare e nelle dichiarazioni. Prodotti come Dream On, permettono invece di aprire una porta verso questo mondo.

Un esperimento che nel motorsport è cominciato nel 2018, quando sono cominciate le riprese della prima stagione di Drive to Survive, la serie che racconta da anni i dietro le quinte delle stagioni di F1. Una tipologia di contenuto divisiva, in quanto spesso viene romanzata eccessivamente, ma che ha aiutato ad ampliare il numero di fan.

La MotoGP stessa sta provando a seguire quella direzione. Nel 2022 era uscita la serie “MotoGP Unlimited”, che raccontava i dietro le quinte della stagione 2021. Contenuto che però non ha mai trovato seguito per via delle scarse interazioni. Negli ultimi anni, escono spesso dei mini documentari realizzati dalla MotoGP stessa che raccontano alcuni momenti non catturati dalle televisioni.

Quando questi contenuti non sono troppo invasivi o spettacolarizzati risultano molto piacevoli. Proprio come nel caso di Dream On.

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