MotoGP
Honda: la crescita c’è, manca un pilota di punta?
Honda ha fatto importanti passi avanti rispetto al 2024 in questa prima parte di stagione, ma la strada è ancora lunga.

Al termine della stagione 2024, la Honda era nettamente la peggior moto della griglia. Appena terminato quel mondiale però, la casa di Tokyo si è rimboccata le maniche e, sfruttando al meglio le concessioni, ha fatto un bello step in avanti nel corso dell’inverno. La strada per arrivare al top è ancora lunga, ma ora si vede la luce in fondo al tunnel. Potrebbe mancare solo un tassello in particolare.
La prima parte di stagione della Honda
Considerando da dove partivano…
Quando si giudica l’inizio di 2025 della Honda bisogna analizzare bene il contesto. Un dato che per esempio salta subito all’occhio è quello relativo ai punti conquistati nel campionato costruttori. Nel 2024, Honda ne portò a casa appena 75 in tutto; quest’anno, dopo metà campionato, è già a quota 147, praticamente il doppio.

Aleix Espargarò, collaudatore Honda (© FB MotoGP)
Un risultato reso possibile principalmente dal grande lavoro di squadra. Gli innesti di Romano Albesiano come direttore tecnico e di Aleix Espargaro e Takaaki Nakagami nel test team sono stati molto importanti. Il primo ha finalmente portato un approccio molto più “europeo” alle corse, proveniente dalle sue esperienze precedenti. I 2 piloti invece, insieme a Stefan Bradl, hanno girato tantissimo durante l’inverno per raccogliere più dati possibili e aiutare lo sviluppo.
La Honda è ancora lontana dall’essere una moto vincente, ma in queste prime gare ha dato la possibilità a quasi tutti i suoi piloti di fare alcune gare da protagonisti. Nella passata stagione, molte volte, finivano tutti in fondo alla classifica.
Zarco da applausi, ma serve altro?
Il pilota maggiormente da elogiare della casa di Tokyo è proprio il francese del team LCR Honda. Johann Zarco ha svolto una prima metà di campionato molto positiva, soprattutto fino al back to back tra Le Mans e Silverstone, con una vittoria e un 2° posto. Fino a quel momento, il francese era riuscito anche ad ottenere altri ottimi risultati, arrivando spesso vicino al podio.

Mir e Marini in pista insieme al Sachsenring (© Honda Racing Corporation)
Per quanto riguarda invece i piloti ufficiali, Mir e Marini, fino a qui non hanno avuto grossi acuti, ma diversi piazzamenti interessanti. Il fratello di Valentino Rossi è stato anche in parte condizionato dal brutto infortunio a Suzuka. Chi invece sta facendo una stagione da dimenticare è Somkiat Chantra, costantemente in fondo alla classifica. Il suo percorso in MotoGP è destinato a terminare alla fine della sua prima stagione.
Cosa manca alla Honda per tornare ad essere un top team? Sicuramente la moto va migliorata, come sottolineato da Zarco nelle ultime settimane. Oltre a questo, forse manca anche un top rider in grado di esprimere con costanza il massimo potenziale del mezzo. Il francese è un pilota molto valido, ma gli manca qualcosa rispetto ai migliori della categoria. I tentativi fatti per portare Martin in Giappone volgevano probabilmente proprio in quella direzione.