Seguici su

MotoGP

Jorge Martin dovrà essere resiliente, ancora una volta

Dopo il brutto infortunio del Qatar, Jorge Martin è attesi ad un lungo stop. Nel 2021 ne uscì da campione vero, più forte di prima.

Pubblicato

il

Jorge Martin starà fermo per diverse gare
Jorge Martin starà fermo per diverse gare (© Aprilia)

Il 2025 del campione del mondo in carica è stato, fino a questo momento, un vero e proprio incubo ad occhi aperti. Per Jorge Martin l’inizio di stagione è stato condizionato da tre brutti infortuni. Dopo la caduta nel test di Sepang e quella in allenamento nel tentativo di rientrare a Buriram, in Qatar è arrivata l’ennesima batosta. La botta presa dalla moto di Di Giannantonio gli ha procurato ben 11 fratture alle costole e uno pneumotorace piuttosto esteso. Il campione del mondo dovrà rialzarsi, ancora una volta.

Le condizioni di Jorge Martin

Lunedì mattina, poche ore dopo il ricovero, Martin ha voluto tranquillizzare i suoi fan con un post sui suoi profili social. La didascalia usata non lascia spazio a dubbi, lui stesso si è reso conto di quanto potesse finire male quell’incidente. Bello anche vedere tanti suoi colleghi e addetti ai lavori mandargli messaggi di affetto e vicinanza subito dopo la sua pubblicazione.

Jorge Martin in griglia a Doha (© Aprilia)

Il quadro clinico di Jorge, per quanto adesso sia assolutamente sotto controllo, è andato in peggiorando nelle prime ore dopo l’incidente. Dalla contusione alla scoperta delle 6 costole rotte, poi diventate 8, oltre all’aggravante pneumotorace. Il 2025 del pilota Aprilia sembra ancora essere quindi piuttosto lontano dal prendere il via definitivo. Il recupero potrebbe richiedere molto tempo.

Non può ancora lasciare il Qatar

In questo momento, Jorge Martin è costretto a rimanere nell’ospedale in cui è ricoverato da domenica sera. Il motivo è da ricondurre proprio alla criticità della sua attuale condizione, che rende impossibili eventuali spostamenti. Sulla questione si è recentemente espresso anche il dottor Charte, responsabile medico della MotoGP. Questo il quadro clinico che gli si è presentato poco dopo l’incidente:

«Dopo aver terminato la gara, sono andato al centro medico e abbiamo visto le prime immagini degli esami. Abbiamo visto che c’era una lesione polmonare con un trauma toracico significativo, una bolla d’aria con emopneumotorace sul lato destro. Inizialmente, ciò che ci interessava era il problema del dolore».

Per provare a risolvere il problema, gli è stato applicato un drenaggio sulla zona della lesione: «Così il polmone potrà tornare ad espandersi. 11 fratture non sono facili da recuperare, resterà in ospedale almeno 8-10 giorni, prima di essere trasferito da me». I primi feedback dal pilota sono positivi: «Gli ho parlato ed è incoraggiato. Jorge è un guerriero e vuole tornare a correre».

Jorge Martin sa superare le grandi sfide

Dopo aver dovuto dire addio ai primi tre weekend del 2025, la botta presa da Jorge a Doha lo terrà nuovamente lontano dalle piste. Questo infortunio è ben più serio di quelli già complicati che si era procurato nel corso dello scorso inverno. Uno dei medici che sta assistendo lo spagnolo, dice che Martin difficilmente tornerà in pista prima di tre mesi.

Una situazione molto simile, Jorge la visse nel 2021, anno di esordio in MotoGP con il team Pramac Racing. Dopo aver ottenuto il primo podio della carriera in uno dei due weekend corsi in Qatar, Martin cadde violentemente durante le prove libere del GP di Portimao. Nell’impatto ebbe fratture al primo metacarpo della mano destra e al malleolo interno del piede destro, oltre ad una lesione al quinto metacarpo della mano sinistra. Saltò 4 gare per poi rientrare ancora acciaccato a Barcellona e vincere in piena estate il GP d’Austria.

Lo stesso Jorge Martin, nelle interviste post gara, dichiarò di aver addirittura pensato al ritiro durante la riabilitazione, per via della complicata situazione in cui si ritrovava. Invece riuscì a riemergere da grande campione e addirittura a vincere, dopo poche settimane, la sua prima gara in MotoGP, nella stagione da rookie. Un’impresa che dimostrò la forza mentale dell’allora giovanissimo spagnolo, in grado poi di vincere, pochi mesi fa, il suo primo mondiale nella massima categoria.

Ora Jorge dovrà percorrere un altro viaggio molto lungo e tortuoso, per tornare il “Martinator” che abbiamo imparato a conoscere. Se c’è qualcuno che può riuscirci, quello è sicuramente lui, come dimostrato in passato.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *