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MotoGP

Jorge Martin, in esclusiva ad AS: «Sono stato più vicino alla morte di quanto avrei voluto»

Dopo il terribile infortunio in Qatar, con dodici costole rotte e un pneumotorace, lo spagnolo ha racconta paure, difficoltà e la rinascita che lo ha riportato in pista.

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Jorge Martin, pilota Aprilia Racing
Jorge Martin, pilota Aprilia Racing (© Red Bull Content Pool)

Il 2025 di Jorge Martin, campione del mondo MotoGP in carica, è iniziato nel peggiore dei modi; prima le fratture invernali, poi il terribile infortunio in Qatar, con ben 12 costole rotte e un pneumotorace a un polmone. Tutte le difficoltà legate a quel momento e le conseguenze successive, lo spagnolo le ha raccontate al giornalista Mela Chércole di AS in Austria. Un’intervista profonda quanto emozionante in cui Martin ha raccontato le sensazioni, emozioni e le paure di quel momento, ma anche come ha saputo rialzarsi.

La paura

«Sono stato più vicino alla morte di quanto avrei voluto» ha confessato il campione del mondo in carica, ricordando i momenti più difficili in ospedale. «Soprattutto ricordo quel momento in cui ero in ospedale e pensavo che me ne stessi andando. Lo sentivo dentro e chiamai María (la fidanzata) e mia madre perché volevo dirgli addio».

L’intervista inizia con queste parole, che solo a leggerle fanno venire i brividi, gli stessi che Jorge ha sentito mentre raccontava. Se il dolore fisico è stato tremendo, quello mentale non è stato da meno. «La terza lesione è stata soprattutto mentale: ho smesso di andare alla camera iperbarica e dal fisioterapista, e ho iniziato a mangiare con molta ansia».

Dopo settimane di lontananza dal mondo delle corse, il madrileno ha ritrovato però la forza di rialzarsi: «Avevo bisogno di disconnettermi dalle moto. Non ho voluto saperne nulla per un paio di mesi, fino a quando non ho ricominciato ad allenarmi».

Jorge Martin, pilota Aprilia Racing (© Red Bull Content Pool)

Jorge Martin, pilota Aprilia Racing (© Red Bull Content Pool)

L’appoggio di María

Nei giorni più bui, al fianco di Martín c’è sempre stata la sua compagna: «María ha avuto un ruolo enorme e questo è stato anche una prova per il nostro amore». È stata lei ad accompagnarlo in ospedale e a prendersi cura di lui nei momenti in cui non riusciva nemmeno a camminare. Un sostegno fondamentale, che il pilota spagnolo non smette di riconoscere.

Il rapporto con Aprilia

Dopo un infortunio molto grave come quello subito da Martin, lo spagnolo ha messo in dubbio anche il suo rapporto con la Casa di Noale che nel 2024 ha creduto in lui e lo aveva scelto come punta di diamante del progetto.

Il 2025 ha segnato anche una nuova fase nel rapporto con Aprilia. Dopo le tensioni primaverili, ora il legame con la squadra è più forte che mai: «All’inizio c’era molta illusione, ma io ero un po’ più dubbioso. Ora ho chiaro che Aprilia è il posto in cui voglio stare il prossimo anno e dove voglio lottare per un Mondiale».

Ora è tutto risolto e l’unico obiettivo di Jorge è quello di tornare ai livelli di prestazioni che gli hanno permesso di conquistare il titolo. Tornare a lottare per podi e vittorie, là davanti a tutti.

«Voglio tornare a vincere. Lotterò con tutto quello che so. Sarò ossessionato dal tornare a vincere». Per Martín, il titolo mondiale conquistato la scorsa stagione non è un punto di arrivo, ma una spinta ulteriore: «Essere campione mi ha dato tranquillità, ma non voglio che mi tolga la fame. La cosa più importante in MotoGP è avere uno scopo, sapere perché vuoi tornare e cosa cerchi nel tornare».

Jorge Martin, pilota Aprilia Racing (© Red Bull Content Pool)

Jorge Martin, pilota Aprilia Racing (© Red Bull Content Pool)

Una nuova energia

Dopo mesi di dolore e riflessione, Martín si dice rinato: «Mi sento motivato, forte, con voglia di allenarmi e di andare in moto in settimana, cosa che prima non avevo. Sto godendo di questo processo. Qualcosa di buono doveva uscire dalla lesione: la voglia di tornare a vivere e a correre».

Martinator è pronto: l’obiettivo è tornare sul podio entro fine stagione e, soprattutto, dimostrare di essere ancora quel #1 che si è conquistato sul suo cupolino.

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