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La “Legge Marquez” colpisce tutti, da Bagnaia in giù

La “Legge Marquez”, un’egemonia che sta colpendo il motomondiale. E che ad Aragon è tornata in tutte le sue forme.

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Legge Marquez ad Aragon
Legge Marquez ad Aragon (© MotoGP)

Una superiorità così schiacciante che, nonostante due vittorie e un secondo posto nelle Sprint, pareva inconsueto non vedere Marc sul gradino più alto nelle gare lunghe da ben tre weekend. Ebbene, ad Aragon, come da pronostico, Marquez è tornato a dettare la sua legge, dominando il weekend fin dalle FP1. Una “Legge” a cui partecipa attivamente anche il fratello, che chiude di nuovo con due ottimi secondi posti. Risultati che rendono quasi inutile l’ottimo progresso di Bagnaia fatto dal venerdì alla domenica.

Marc in totale gestione

Il #93 è stato semplicemente ingiocabile. Distacchi abissali nei turni di libere, una tranquilla pole position al sabato mattina e due gare di totale gestione. L’unico piccolo inciampo, se così si può definire, è stata la partenza bruttina della Sprint, con tanto di piccola scornata con Acosta. Da quando però Marc si è rimesso davanti nella gara del sabato pomeriggio, tutto è tornato al proprio posto.

Marc Marquez ad Aragon

Marc Marquez ad Aragon (© MotoGP)

Un dominio che lo stesso Marc ha reso “scontato” ma che, in queste dimensioni, non si vedeva in realtà da parecchio tempo. Basti pensare che l’ultima volta che un pilota concluse primo tutte le sessioni di un weekend fu al Sachsenring nel 2015. Inutile puntualizzare chi fu il pilota a raggiungere questo traguardo. L’unico dettaglio che rende il weekend di Aragon 2025 ancora più incredibile è la presenza della Gara Sprint, che 10 anni fa era lontanissima dall’essere concepita.

La “Legge Marquez”

Il mondiale 2025 è destinato a rimanere nella storia del motorsport. Mai prima d’ora si era visto un campionato motociclistico dominato da una famiglia. Alla stagione quasi impeccabile di Marc Marquez infatti va aggiunta quella per certi versi ancora più incredibile di suo fratello Alex. L’alfiere Gresini, da quando è salito sulla GP24, ha avuto una svolta incredibile nel suo rendimento. Da pilota che, nella massima categoria, sembrava destinato al centro gruppo o poco più, si è trasformato in un contendente fastidioso al titolo.

Alex Marquez davanti al fratello Marc

Alex Marquez davanti al fratello Marc (© MotoGP)

Marc gli resta superiore, ma la grandissima costanza trovata da Alex gli sta permettendo di vivere un 2025 da sogno. Con il vantaggio di non avere la minima pressione, basti pensare che il te Gresini, delle tre squadre Ducati, è l’unica a non avere nemmeno una GP25. Il gruppo di Nadia Padovani sta conducendo un’annata semplicemente strepitosa, che sarebbe ancor più leggendaria senza la presenza in pista di uno dei piloti migliori nella storia di questo sport.

Bagnaia ci prova, ma è ancora lontano

La “Legge Marquez” è anche quella che Marc sta infliggendo al suo compagno di squadra, Francesco Bagnaia. Da quando i due condividono il box del Team Lenovo, il dominio dello spagnolo è stato indiscutibile. Pecco continua a lamentare problemi che l’anno scorso non aveva; Marc ne ammette a sua volta l’esistenza, ma semplicemente sta mettendo in atto la più grande arma del suo repertorio: l’adattamento. Una caratteristica che gli ha recentemente riconosciuto anche lo stesso Bagnaia, quando ha ammesso che Marquez semplicemente spinge la moto ad un limite a cui lui invece non riesce ad avvicinarsi.

Bagnaia sul podio ad Aragon

Bagnaia sul podio ad Aragon (© MotoGP)

Dopo due weekend da dimenticare tra Le Mans e Silverstone, ad Aragon Bagnaia ha rischiato l’ennesimo cappotto. Una modifica dell’ultimo minuto nel Warm Up di questa mattina gli ha permesso di avvicinarsi molto al livello dei due spagnoli, ma senza riuscire a batterli neanche questa volta. Sicuramente Pecco potrà ripartire da questa buona gara per affrontare con un po’ più di fiducia l’avvicinamento, quello che dovrebbe essere il suo weekend. Il condizionale ormai è d’obbligo.

Bagnaia sta vivendo una stagione da numero 3, senza essere quasi mai riuscito a dare fastidio ai Marquez, soprattutto al più grande. Può, anzi, deve fare qualcosa in più ed è lui stesso il primo a saperlo e a dichiararlo. D’altronde, 3 titoli mondiali non si vincono per caso. Ora però il suo ritardo dal compagno di squadra è di…93 punti. La Legge Marquez in tutta la sua essenza.

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