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MotoGP | “Il solito” Marc Marquez soffre la GP23

Marc Marquez è tornato competitivo, ma fatica con la GP23. Riuscirà quest’anno a vincere un GP e tornare davanti a tutti?

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Marc Marquez sulla GP23 del Team Gresini in Austria
Marc Marquez sulla GP23 del Team Gresini in Austria (© Red Bull Content Pool)

Marc Marquez soffre la GP23? Lo spagnolo non sembra riuscire a far scattare la scintilla con la desmosedici che l’anno scorso è stata consacrata regina del mondiale. Il GP d’Austria ne è stato l’ennesima conferma, ma secondo Jorge Lorenzo, anche se non sarà facile, Marc tornerà a lottare per vittorie e titoli.

Marc è tornato, ma con la GP23 per ora non è amore

Partiamo da inizio stagione o anche dai test prestagionali. Marquez si è subito sentito a suo agio con la desmosedici in dote al team Gresini. Già nelle prime gare ha fatto vedere di poter lottare costantemente per il podio e di salirci anche in pianta stabile; conquistando 9 podi su 18 gare corse fino al giro di boa della stagione.

Il pilota ex Honda ha fatto subito vedere di essere tornato al suo stile di guida aggressivo e a dimostrazione ci sono state le molte cadute tra prove, qualifiche e gare. Dopo il brutto infortunio del 2020 e le ultime scarse annate con la Casa giapponese, il #93 è riemerso con la sua classica attitudine.

Dare tutto, anche oltre il 100%; perché il limite non lo conosci veramente finché non lo superi. Quindi per capire fin dove la nuova moto lo avrebbe supportato, era fisiologico per lui qualche volta andare oltre.

I podi consecutivi tra Jerez, Le Mans, Barcellona e Mugello, avevano fatto presagire un suo imminente trionfo, ma così non è stato. Nemmeno al Sachsenring, dove gli occhi puntavano tutti su di lui.

Non possiamo dire che la GP23 non gli piaccia, assolutamente, ma al momento la sorella battezzata questa stagione, la GP24 ha qualcosa in più e lo dimostrano tutte le volte che, davanti al secondo posto conquistato da Marc, si ergeva sul gradino più alto del podio un pilota con la moto attuale.

É una questione tecnica e una questione di feeling. Normale che Pecco e Martin o anche Bastianini conoscano meglio la moto e come gestirla. Nelle ultime due gare però ci si poteva aspettare un passo avanti di Marquez. Nelle performance c’è stato, perché a Silverstone e anche in Austria è stato competitivo sul tempo, ma poi non è riuscito a concretizzare in gara.

Due cadute nelle ultime due sprint, mentre nelle gare alla domenica o per un suo errore (vedi Spielber, ndr) o per mancanza di passo, si è trovato a rincorrere ed essere conservativo per arrivare al traguardo.

Marc e la sofferenza con la GP23; Jorge Lorenzo dice la sua

L’ex cinque volte campione del mondo a DAZN, trasmissione che detiene i diritti televisivi della MotoGP in Spagna, ha espresso la sua opinione sull’argomento.

Il maiorchino, presente come opinionista, ha affermato che forse avendo Marc sulla GP24, a pari moto, con i suoi avversari diretti, lo avremo già visto trionfare, ma il mondiale rimane una questione tra Bagnaia e Martin. «Forse avrebbe già vinto una gara, ma sarebbe leader del Mondiale? Non lo so».

Jorge conosce bene Marquez, anche come compagno di squadra (ai temi della Honda, ndr) e sa perfettamente quali sono i punti di forza del pilota catalano. Quello che dice non è scontato. Marc con la Ducati attuale forse sarebbe stato più vicino ai due riferimenti della Casa italiana, ma non avrebbe avuto l’esperienza sufficiente, su quella moto, per lottare per il titolo.

Pecco si è cucito addosso la desmosedici e Martin ci si è adattato alla perfezione. Questo al momento li rende imprendibili, come affermato dallo stesso Marquez.

La cartina tornasole sarà l’anno prossimo quando Marc avrà a disposizione la Ducati ufficiale, la stessa del campione del mondo in carica. A quel punto vedremo davvero come se la caverà ad armi pari il pilota di Cervera.

La vittoria manca, ma non ci fa più caso

Ormai sono più di 1000 i giorni senza salire sul gradino più alto del podio per Marquez. Precisamente 1031 oggi. Sono molti, anzi un’eternità per un cannibale come il #93. Ci sono ancora molti weekend a disposizione e in uno dei prossimi 9 potrebbe dire la sua. Considerando che ci sono ancora piste che a lui piacciono molto e in cui potrebbe fare la differenza.

Prima del weekend austriaco intervistato a DAZN nel media day Marc aveva detto: «Quando passano più di 1000 giorni ormai non la senti più; ho cercato con più forza la vittoria ad inizio stagione di quanto non lo stia facendo adesso».

Parole chiare. Il suo obiettivo lo ha raggiunto anche senza vincere, ma semplicemente essendo Marc Marquez; cannibale in pista e comunicativamente. Ha convinto i vertici Ducati a promuoverlo nel team ufficiale con Bagnaia per il 2025 e questo è sempre stata la sua ambizione.

Se con la GP23 la lotta appare impari, la prossima stagione la disparità verrà meno, e lì capiremo le vere potenzialità dello spagnolo. La curiosità di vedere la gestione del box rosso in futuro è alta; anche per leggende delle due ruote come Lorenzo o Rossi.

Proprio il maiorchino, sempre ha DAZN ha evidenziato le differenze tra i due prossimi compagni di squadra. «A Pecco piace avere tutto sotto controllo e limitare i rischi. Marc, al contrario, è il re dell’improvvisazione. Ci saranno due piloti molto diversi nello stesso box».

Sarà una lotta di nervi, per il titolo, per il dominio nel box e per affermarsi ancora; sia per ripetersi, sia per tornare lassù da dove si manca da troppo tempo.

Ma intanto godiamoci il 2024 con la curiosità di vedere se Marc riuscirà a far scattare l’ultima scintilla con la Ducati GP23 e a trovare una vittoria. Già così farebbe qualcosa di incredibile e urlerebbe a gran voce di essere tornato definitivamente.

Anche perché tra i suoi pari moto lui spesso e volentieri è quello che la porta più in alto.

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