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MotoGP | Pressione gomme: ecco come funziona la regola

Marc Marquez è stato penalizzato a causa della regola sulla pressione delle gomme. Ecco come funziona

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Marc Marquez sorridente durante il weekend del GP d'Austria 2023 (© Gresini Racing)
Marc Marquez, penalizzato di 16 secondi ad Assen per la pressione delle gomme irregolare (© Gresini Racing)

Marc Márquez ha tagliato il traguardo in quarta posizione ad Assen. A fine gara però per lui è arrivata una brutta sorpresa, gli è stata inflitta infatti una penalità di 16 secondi a causa della pressione irregolare della gomma anteriore. La regola sulla pressione delle gomme era stata introdotta già l’anno scorso, quest’ann0 è stata leggermente modificata.

La strana condotta di gara di Márquez

Nel corso del GP, il pilota del team Gresini ha tenuto un atteggiamento particolare. Dopo una buona partenza, Márquez era riuscito a mettersi in terza posizione dietro all’imprendibile duo di testa. Poi ad un certo punto aveva deciso stranamente di far passare Di Giannantonio, cedendogli quindi momentaneamente il podio.

Una delle ipotesi più probabili era proprio quella legata alla possibilità che Marc avesse paura di non riuscire a rispettare il minimo di pressione per rimanere in regola. La penalità ricevuta dopo la gara e le sue dichiarazioni ai microfoni si Sky confermano questa teoria. Infatti da quel momento Márquez, che magari aveva pure il passo per prendersi comodamente il podio, ha dovuto adottare questa strategia rischiosa che lo ha limitato nella lotta.

Come funzionava l’anno scorso?

Nella passata stagione, la Michlein aveva deciso di inserire una regola sulla pressione delle gomme per motivi di sicurezza. La normativa entrò in vigore definitivamente a partire dal GP di Silverstone, dopo una serie di sperimentazioni nella prima parte di stagione. Il limite minimo da rispettare era di di 1,9 bar di pressione della gomma anteriore e 1,7 per la gomma posteriore.

Questo limite però non era da tenere per tutta la durata delle gare. Nella Gara Sprint bastava tenere questo valore minimo per il 30% della durata, nella gara della domenica invece era necessario tenerlo almeno per il 50%. La regola però non è stata accolta per niente bene da team e piloti, alcuni si lamentarono anche in modo piuttosto deciso. In particolare, il tema più preoccupante risultava essere il limite della gomma anteriore, giudicato troppo alto.

In effetti, sul finale di stagione le penalità sono state parecchie. Il sistema di penalizzazioni prevedeva nel 2023 un warning alla prima infrazione e da lì delle penalità di 3,6,9 secondi e oltre in base al numero di infrazioni successive.

La nuova regola di quest’anno sulla pressione delle gomme

Nel 2024, le proteste dei piloti sulla regola della pressione delle gomme sono state accolte. Si è quindi deciso di abbassare il limite minimo da tenere per la gomma anteriore, da 1,9 a 1,8, ma in cambio Michlein ha chiesto e ottenuto altre due condizioni.

La prima riguarda delle pene più severe per i trasgressori. Nelle gare della domenica non ci saranno più warning e poi penalità a scalare a partire da 3 secondi ma direttamente una penalità di 16, così come successo a Marc. Nel caso delle Gare Sprint, la penalità sarà di 8 secondi. L’altra condizione è che ora quel limite minimo dovrà essere mantenuto per il 60% nelle gare della domenica anzi che per il 50%.

0,01 bar = 7 punti in meno per Marquez

Con la penalità ricevuta ad Assen, Marc Márquez è scalato dalla quarta alla decima posizione, perdendo così 7 punti nella classifica mondiale. Nell’intervista a Sky, il pilota Gresini specifica che la penalità è arrivata per appena 0,01 bar e per un solo giro rispetto al minimo del 60% previsto.

Questo episodio è passato abbastanza in sordina, visto che lo stesso Marc non ha voluto fare polemiche. La sensazione però è che se una situazione simile dovesse capitare nelle fasi finali di un mondiale combattuto, le lamentele potrebbero esserci, e sarebbero anche molto intense.

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