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MotoGP | Si va verso il congelamento dei motori fino al 2027

A breve sarà ufficializzato il congelamento dei motori fino al 2027. Dal primo GP della prossima stagione non potranno essere sviluppati.

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La lotta in pista a Misano
La lotta in pista a Misano (© MotoGP)

Importante novità in vista per le prossime due stagioni. A breve dovrebbe essere ufficializzato il congelamento dei motori fino al 2027, quando verranno introdotti i nuovi regolamenti. Il provvedimento aiuterà a contenere i costi delle varie case, visto che, proprio in vista dell’imminente cambio regolamentare, tutti saranno concentrati anche, e soprattutto, sullo sviluppo delle moto del futuro.

Situazione simile al 2020

Uno scenario del genere si era presentato anche qualche anno fa, quando il COVID-19 mise in ginocchio il mondo intero. A quel punto, visti anche i danni economici subiti dall’intero movimento, dovuti alla pandemia, era stato deciso di congelare i motori proprio per limitare i costi. Anche in quel caso, il limite era stato imposto con un piano biennale, quindi per le stagioni 2020 e 2021.

Qui, come detto, le motivazioni saranno completamente diverse, ma la sostanza è la stessa. Per le stagioni 2025 e 2026, non sarà possibile attuare sviluppi o cambiamenti particolari ai motori, a meno di spiegazioni legate alla sicurezza. I team avranno tempo fino alla prima tappa della prossima stagione, che si svolgerà Thailandia, per sviluppare questo componente prima del blocco.

Congelamento motori, chi potrebbe guadagnarci?

La limitazione non riguarderà proprio tutti. Yamaha e Honda infatti, in virtù delle concessioni a loro concesse, potranno continuare a sviluppare liberamente i propri propulsori. Lo scenario potrebbe cambiare solo nel caso in cui una delle due dovesse riuscire ad ottenere risultati così buoni da perdere il diritto alle concessioni.

Oltre alle due giapponesi, un altro team che potrà trarre vantaggio da questo sarà la Ducati. Le avversarie infatti avranno qualche possibilità in meno di colmare il gap con la casa di Borgo Panigale durante questo periodo, per via del blocco allo sviluppo di un componente così importante. Questo potrebbe aiutare la Ducati a conservare il proprio ruolo di leader nel mondiale fino all’introduzione dei nuovi regolamenti, quando ci saranno grossi cambiamenti e le carte dovrebbero rimescolarsi.

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