MotoGP
Tregua tra Martin e Aprilia. lo spagnolo onorerà il contratto fino al 2026
Pace fatta tra lo spagnolo e la casa italiana? La situazione contrattuale lascerà possibili strascichi, ma ora che Jorge ha deciso di rimanere in Aprilia, l’unica cosa da fare e guardare al futuro e iniziare davvero l’avventura insieme.

Il lungo braccio di ferro tra Jorge Martin e l’Aprilia sembra essere giunto alla sua fine. Il pilota spagnolo ha scelto di onorare il contratto con la casa di Noale, essendo impossibilitato ad esercitare la clausola che gli avrebbe permesso di uscire dal contratto e liberarsi. Dopo mesi di tensione, il campione del mondo si prepara a tornare in pista con la RS-GP ed entrambe le parti sperano di lasciarsi alle spalle una situazione turbolenta, iniziando davvero la loro avventura insieme.
Una RS-GP in crescita
A Misano oltre a essere tornato sulla sua moto con il #1, l’aspetto forse più interessante è stato il feedback dato da Martin: la moto è nettamente migliorata rispetto alla versione che aveva provato in Qatar. «Ha detto che la moto è migliorata. Abbiamo lavorato soprattutto sulla stabilità, sulla gestione della potenza, sui movimenti, e lui ha sentito il miglioramento. È molto contento», ha rivelato Paolo Bonora, team manager dell’Aprilia.
Il lavoro di sviluppo portato avanti da Aprilia, grazie anche al contributo di Marco Bezzecchi e Lorenzo Savadori, sembra dare i suoi frutti. La RS-GP ha guadagnato terreno rispetto all’inizio della stagione e, soprattutto, ha convinto un pilota difficile da accontentare come Martin.
Una sensazione che forse Martin non si aspettava. Oltre alla gioia di essere tornato a fare il suo lavoro e quello che più ama, forse il #1 stavolta è tornato anche a sorridere davvero, trovando un’Aprilia più competitiva delle versioni che aveva guidato fin qui.

Jorge Martin in pista a Misano durante il suo test prima del rientro (© MotoGP)
Un braccio di ferro finito (per ora)
Dopo settimane di schermaglie silenziose, dichiarazioni incrociate e una tensione salita alle stelle ad Assen, il pilota madrileno ha anche capito che non c’erano vie d’uscita. Come riportato da AS, ha quindi deciso di rinunciare alla clausola e di correre per Aprilia fino alla fine del 2026, onorando il contratto firmato.
Una scelta razionale, figlia anche del fatto che nessuno, né Ezpeleta né IRTA, avrebbe accettato una forzatura unilaterale. L’opzione di pagare una clausola rescissoria è stata definita “economicamente insostenibile” dalla Casa di Noale.
Aprilia e Piaggio: linea dura ma fiduciosa
Durante tutta la vicenda, Aprilia è rimasta saldamente ferma sulle proprie posizioni. Con il supporto diretto del Gruppo Piaggio, la Casa italiana ha rifiutato qualsiasi ipotesi di rottura anticipata e, anzi, ha continuato a puntare tutto sul progetto sportivo con Martin.
«Abbiamo sempre lavorato con l’idea che sia un pilota Aprilia. Siamo molto ottimisti al riguardo. Lo ero prima e lo sono ancora di più adesso», ha ribadito Paolo Bonora dal Sachsenring ai microfoni di DAZN.
Uno sguardo al futuro
Il presente di Jorge Martin è quindi legato, senza appello, ad Aprilia. Ma il futuro resta tutto da scrivere. Il rapporto tra le parti sembra per ora ricucito, ma le ferite aperte da una gestione contrattuale turbolenta potrebbero tornare a pesare nei prossimi mesi.
Martin sa che, per rilanciarsi, deve tornare competitivo in pista. Aprilia sa che, per trattenerlo davvero nel lungo termine, dovrà garantirgli una moto vincente, e un progetto all’altezza delle sue ambizioni da campione.
A Brno, con ogni probabilità, inizierà il vero 2025 di Jorge Martin. E sarà sotto osservazione da tutta la MotoGP.