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Piloti-youtuber, una risorsa per il motorsport

I piloti-youtuber portano regolarmente le loro esperienze in pista sui propri profili social, aiutando i loro fan a capire la vita da pilota.

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Naska e Salvadori, i due piloti-youtuber italiani più famosi
Naska e Salvadori, i due piloti-youtuber italiani più famosi (©youtube.com @Alberto Naska)

Nel mondo dei social network ci sono tanti content creator che parlano di motociclismo e automobilismo. In particolare, nel corso degli anni sono venuti fuori dei ragazzi che oltre a parlare di motorsport hanno deciso di portare sui propri canali la loro esperienza diretta in pista. I piloti-youtuber permettono agli appassionati di comprendere alcune dinamiche della vita da pilota.

Quali contenuti portano?

Le rubriche che troviamo nei loro canali sono molto variegate. Un contenuto molto utilizzato è quello legato allo storytelling, con narrazioni di storie legate a piloti o team del passato che hanno fatto la storia del motorsport. Un’altra tipologia di video che possiamo trovare è l’analisi di aspetti legati alle maggiori categorie motoristiche, come F1 e MotoGP. Su queste vengono fatti anche dei contenuti post-gara, per commentare come si è svolto l’ultimo weekend corso.

Il fiore all’occhiello di questi canali è però rappresentato dai contenuti girati durante i weekend di gara a cui gli stessi piloti-youtuber prendono parte. Qui infatti gli spettatori hanno la possibilità di vedere come si svolge la routine di un pilota da corsa. I principali canali YouTube che mostrano tutto questo sono quelli di Alberto Naska, Luca Salvadori e Tommaso Marcon.

Lo youtuber Alberto Naska, dai simulatori alla pista

Lo youtuber torinese è il più famoso in quest’ambito. Il suo nome è Alberto Fontana, su YouTube invece è conosciuto come Alberto Naska. La sua carriera da pilota iniziò nel 2006 con le corse virtuali, nel 2007 vinse un campionato sim-racing. Con questa vittoria ottenne anche la possibilità di guidare una Formula Renault 2000 Lite.

Per anni continua a fare campionati solo al simulatore, fino a quando, dal 2016, la sua vita non prese una piega inaspettata. In quell’anno cominciò a caricare video sul motorsport su Facebook e la sua popolarità crebbe velocemente. L’anno dopo decise di aprire un canale YouTube da cui ricevette ancora più visibilità Questa situazione gli permise di trovare gli sponsor e i soldi necessari a realizzare il suo più grande sogno: correre i campionati su pista.

La sua avventura cominciò nel 2018 e inizialmente la sua idea era quella di correre campionati sia a due che a quattro ruote. Purtroppo un bruttissimo incidente nel 2020 gli impedì di continuare con le moto. La sua carriera automobilistica, in compenso, sta continuando crescere sempre di più. La serie in cui mostra da anni i dettagli dei suoi weekend di corse si intitola “Racing is life” e procede a gonfie vele.

Luca Salvadori: la carriera da youtuber e il sogno MotoE

La carriera in pista di Luca, a differenza di quella di Naska, è cominciata prima della sua fama sui social. A differenza del collega e amico, il pilota classe 1992 guida solo moto. Luca fece il suo esordio nel 2009 nella classe Stock 600. La sua carriera si è poi sviluppata prevalentemente tra le categorie Superstock. Dal 2020 partecipa al National Trophy, in questa stagione corre per il team Barni ed è in testa alla classifica.

Per quanto riguarda la carriera su YouTube, ha aperto il suo canale nel 2017. Come da lui spiegato recentemente in un’intervista rilasciata per i canali ufficiali della Ducati, ha iniziato a fare video perché: arrivato a un certo punto mi resi conto che dovevo diventare più mediatico, se volevo continuare a vivere della mia passione. La sua rubrica di video dedicata alle avventure in pista si chiama “A Racing Story”.

Nella passata stagione ha coronato il sogno di esordire nel motomondiale. Il team Pramac Racing l’ha affiancato a Esteve Rabat per correre nel mondiale MotoE. Purtroppo la sua stagione si è conclusa anzitempo a causa di problemi fisici.

Tommaso Marcon, il primo ad arrivare nel motomondiale

Il giovane pilota classe 1999 è stato il primo a riuscire in quest’impresa, dopo essere passato tra alcuni dei principali campionati giovanili. Tommaso Marcon, nel 2018, ha esordito in Moto2 con una Speed Up, mentre nel 2019 è riuscito a correre una gara con il team NTS.

Nel 2020 ha invece partecipato al mondiale MotoE con il team Tech 3, chiudendolo al sedicesimo posto. Nel 2021 è invece riuscito ad ottenere altre 5 wild card in Moto2 con il team MV Augusta F2.

I piloti-youtuber danno una mano al movimento del motorsport

Il lavoro su YouTube svolto dai due ragazzi non è sempre stato apprezzato. In passato sono arrivate critiche a più riprese da parte di alcuni loro colleghi piloti. L’accusa principale che è stata mossa riguarda la pericolosità trasmessa ai ragazzini con i contenuti da loro trasmessi.

La verità è ben diversa. Sia Alberto che Luca stanno in realtà contribuendo ad elevare la fama del motorsport. Il settore, a causa della scarsa sponsorizzazione generale e degli elevati costi che servono per approcciarlo, ha da sempre un po’ di difficoltà ad emergere.

I video in cui mostrano i loro weekend di gara aiutano i giovani di oggi a comprendere alcune sfumature a cui prima non potevano accedere. Molti loro fan ora accedono ai paddock e alle tribune degli autodromi, anche solo per poter incontrare i loro idoli. Inoltre, altri persone stanno provando a seguire la strada aperta da Alberto, Luca e Tommaso.


E l’intero movimento non può che essere contento di tutto questo.

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