WEC
L’equipaggio della Ferrari #51 dopo la vittoria ad Imola: «Vincere davanti ai tifosi è bellissimo»
Calado, Pier Guidi e Giovinazzi in coro: «Il team ha fatto un ottimo lavoro. Ora per puntare al titolo serve costanza».

Un weekend straordinario per la Ferrari #51 che ha trionfato nella 6 Ore di Imola. Primi dal venerdì pomeriggio fino alla fine della corsa e una vittoria che li afferma come primo equipaggio nella classifica mondiale del WEC. Qui le parole dei piloti dell’equipaggio Ferrari #51 dopo una splendida vittoria nella 6 Ore di Imola.
Le parole di James Calado
Il pilota britannico riconosce le difficoltà della 6 Ore di Imola. Ostacoli che il team ha saputo gestire benissimo dall’inizio alla fine. Questa vittoria risulta essere il secondo risultato positivo dopo le prime due gare, anche se la vittoria di casa ha un sapore speciale.
«Non è stato uno stint facile il mio, ma con il team abbiamo lavorato bene e siamo riusciti a ottimizzare la partenza sin dall’inizio. Le gomme sono andate meglio del previsto e questo ci ha permesso di ottenere questa fantastica vittoria».
«In Qatar non volevamo finire terzi, ma qui abbiamo mostrato che la macchina e il team sono forti. Vincere qui a Imola di fronte ai nostri tifosi è stato ovviamente magico».
La 499P è arrivata al suo terzo anno di sviluppo. La vettura risulta essere molto bilanciata in ogni condizione e circuito, questo aiuta tutto il team a performare al meglio.
«La nostra è una vettura molto ben bilanciata e ad oggi ha avuto uno sviluppo di due anni in cui abbiamo ottimizzato la performance. L’anno scorso dovevamo ancora capire la vettura al 100%, essendo nuovi dell’ambiente rispetto a Porsche o Toyota. Penso che quest’anno abbiamo fatto un ottimo step e per questo facciamo questi risultati».
«Imola è come casa mia. Non abbiamo più una gara in Inghilterra e qui è dove sono più vicino ai miei amici italiani e al team. Ho sempre lavorato con loro da quando ero giovanissimo e quindi mi sento a casa. Anche se non porto la bandiera italiana con me è come se lo facessi e il mio obiettivo è rendere tutti gli italiani e i tifosi orgogliosi».

James Calado durante il weekend della 6 Ore di Imola 2025 (© Photo Agency – Marco Montrone)
Le parole di Alessandro Pier Guidi
Ad Alessandro è toccato l’onore di chiudere la 6 Ore di Imola e portare la macchina al traguardo in prima posizione. Una gara lunga in cui non sono mancati i dubbi riguardo alla strategia e la paura di ricomettere errori, come in passato, che potevano compromettere la vittoria.
«Ad essere onesto non è stato facile per niente. La pressione c’era ed era difficile mantenere il passo. Dovevamo comunque mantenere il gap e con il traffico non è mai semplice spingere, soprattutto qui a Imola. Quando ho visto qualche goccia di pioggia ho iniziato a pensare allo scorso anno e mi sono concentrato sul non ripetere lo stesso errore. Il team ha fatto un lavoro incredibile con la strategia. Ho spinto per tutto lo stint e anche se eravamo preoccupati riguardo alla benzina siamo riusciti a portare a casa la vittoria. É incredibile vincere davanti ai tifosi. Non c’è gara migliore da vincere, se puoi scegliere».
«É la seconda gara che Ferrari vince dopo quella in Qatar (vinta dalla #50, ndr) quindi possiamo dire di essere partiti bene e di aver fatto un ottimo inizio di campionato. Cerchiamo di essere forti ogni gara, ma è complicato perché la competizione è alta».
L’obiettivo quest’anno è il titolo. Un’ambizione che in Ferrari non deve mai mancare, soprattutto perché corri per un marchio storico del motorsport. La costanza sarà la chiave da qui alla fine per ottenere il tanto ambito risultato.
«Quando corri per Ferrari l’obiettivo è sempre il campionato. Gli altri anni non ci siamo riusciti e abbiamo dovuto imparare come si doveva gestire le gare più corte, poi è arrivata subito la vittoria alla 24 Ore di Le Mans, ma è complicato essere costanti lungo tutto l’arco del campionato. L’obiettivo è essere costanti in ogni gara. Vincere dove si può vincere e fare i punti che servono e minimizzare le perdite dove non si potrà trionfare. Sappiamo che la competizione è molto alta e provare a giocarci il campionato fino alla fine».

La Ferrai #51 in azione a Imola (© Photo Agency – Marco Montrone)
Le parole di Antonio Giovinazzi
«É stato un weekend fantastico, dal venerdì fino ad oggi siamo sempre stati davanti, anche ieri in qualifica con la pole. Oggi la squadra ha fatto un lavoro incredibile. Ci sono state molte full course yellow and safety car, ma siamo sempre stati bravi a prendere la decisione giusta e non è certo facile. Ringrazio tutti per una domenica incredibile».
Per Antonio Giovinazzi il tempo oggi sembrava non scorrere. Sintomo della tensione che si respirava nel box #51. La gara di casa era troppo importante e vincerla era un traguardo assolutamente da raggiungere.
«Prima di salire in auto dopo James Calado il tempo non passava mai e in più quando era il turno di Ale (Pier Guidi, ndr,) le ultime due ore sono state lunghissime. Per me non è stata una 6 ore, ma una ventiquattr’ore».
Dopo la 24 Ore di Le Mans nell’anno del centenario, vittoria che mancava da tantissimi anni in Ferrari, ora è arrivata anche quella davanti al pubblico di casa. Altro risultato incredibile per tutta la squadra di Maranello.
«Vinciamo sempre la gara giusta diciamo, erano tantissimi anni che la Ferrari non vinceva in casa, quindi riportare la Ferrari sul gradino più alto in una gara di casa è bellissimo davanti i tifosi in una domenica di Pasqua. Adesso ci godiamo il momento, sicuramente perché ce lo meritiamo. Poi penseremo già a Spa perché come abbiamo detto il campionato è il primo obiettivo e abbiamo fatto un buon inizio. Dobbiamo proseguire così. La parola d’ordine è costanza. Le prime due gare sono andate benissimo, adesso vediamo».
«James ha fatto un grandissimo lavoro con la gestione della gomma, io sono andato con le sue gomme nel primo. E sono riuscito comunque a mantenere o comunque guadagnare ancora qualcosina su sui nostri rivali. Poi appunto c’è stata la Porsche che era su un’altra strategia che ho dovuto sorpassare, quindi ho perso un po di tempo lì, però abbiamo mantenuto la calma. C’era anche l’aspettativa della pioggia, c’è stata la Virtual Safety car che appunto ci ha permesso di di fare il cambio pilota con Alessandro e poi credo che la nostra mossa di andare con le soft è stata ottima perché comunque in quel momento non sapevamo se arrivava l’acqua e quanta ne arrivava».