Formula 1
Lawson non c’è nella entry list provvisoria. Il suo destino legato a quello di Perez e Tsunoda?
Destini incrociati per i piloti Red Bull. Lawson non è presente nella entry list 2025, in attesa delle scelte su Perez. Che potrebbero coinvolgere anche Tsunoda, che ha soddisfatto gli ingegneri Red Bull nei test
Nella entry list provvisoria della F1 2025 manca Liam Lawson. Il pilota neozelandese, che ha sostituito Daniel Ricciardo in Racing Bulls in questo finale di stagione, non appare nella prima lista iscritti della stagione prossima. Tutto questo può sembrare strano, ma è comprensibile.
Lawson fuori dalla F1 entry list 2025: non ha un contratto per la prossima stagione
Lawson non ha infatti un accordo da pilota titolare per la prossima stagione. Dei piloti sotto contratto con le due scuderie Red Bull, Max Verstappen, Sergio Perez e Yuki Tsunoda hanno un legame con l’universo Red Bull. Anche a causa della scelta non ancora definita su Perez, Lawson non ha ancora siglato nero su bianco alcunché per il 2025.
Questo è il motivo della sua assenza dalla lista dei venti piloti che correranno in Formula 1 il prossimo anno. Al suo posto c’è la sigla ‘TBC’, ovvero ‘To Be Confirmed’. Da confermare.
Perez, Lawson, Tsunoda, Hadjar: destini incrociati
Il destino di Liam Lawson, così come quello di Tsunoda e a quello di Isack Hadjar, è legato a doppio filo con quello di Sergio Perez. Il messicano, confermato per il 2025 e per il 2026 a inizio stagione, non ha brillato in questo 2024, doppiato nei punti dal compagno di squadra Verstappen. Il suo destino è sempre più in bilico.
Dal suo editoriale sul sito di Speedweek, il consulente Red Bull per il motorsport Helmut Marko ha però dato un termine a questa decisione: «Nei prossimi giorni annunceremo notizie su quale saranno le coppie dei piloti dell’anno prossimo. Ci sono molte speculazioni e vengono menzionati importi per possibili penali di trasferimento, il che è completamente senza senso».
Marko, senza giri di parole, ha anche detto la sua su quanto si sta scrivendo da mesi. Da anni però sappiamo che Marko è solito anche ‘bluffare’. Difficile escludere che dietro la lunga riflessione Red Bull sui propri piloti non pendano questioni economiche.
Marko: «Red Bull soddisfatta dei feedback tecnici di Tsunoda»
Il Dottor Helmut Marko ha espresso delle parole positive sul test di Yuki Tsunoda sulla Red Bull RB20 disputato settimana scorsa ad Abu Dhabi: «Il team è stato soddisfatto del suo feedback tecnico. Sotto questo aspetto è molto migliore di quanto gli si creda. Lui è solo uno dei tanti talenti che abbiamo tra le nostre fila».
Parlando dei giovani piloti che correranno nel 2024, come Oliver Bearman, Andrea Kimi Antonelli o Gabriel Bortoleto, Marko ha dichiarato che è possibile che, per la Racing Bulls, venga utilizzato uno dei piloti del Red Bull Junior Team. Questa decisione incrementerebbe a quattro il numero dei rookie.
Durante il Season Finale di Honda Racing, evento di chiusura della stagione svolto nello scorso fine settimana a Tokyo, Yuki Tsunoda ha dichiarato le stesse cose scritte da Marko: «Ho sentito parlare di quanto siano rimasti colpiti, soprattutto dal mio feedback. Questo non solo per gli ingegneri in pista, ma anche per ingegneri che lavoravano in remoto dalla fabbrica Red Bull di Milton Keynes. Mi hanno detto quanto fossero rimasti colpiti dal mio contributo. Questo è stato per me un obiettivo fondamentale».
Il giapponese ha aggiunto anche un giudizio sulla sua velocità: «Credo che la Red Bull abbia già capito che la mia velocità non è un problema. Si concentrano invece su cose come il mio feedback, il mio comportamento all’interno della squadra e come mi comporto in macchina».
Una promozione di Lawson sarebbe una bocciatura per Tsunoda?
Nel linguaggio Red Bull, il fatto che non ci siano smentite nette sul non licenziamento di Perez, vale una conferma. È evidente che, a meno di giganteschi stravolgimenti e ripensamenti, il messicano non correrà in Red Bull nel 2025. Detto questo, Lawson ha disputato undici GP in Formula 1, con sei punti ottenuti.
È incredibile che si possa considerare davvero Lawson come compagno di squadra di Verstappen. Un pilota giovane, che non ha ancora completato una stagione nella massima formula, dovrebbe passare senza dubbio per la Racing Bulls. Invece, fino a questo momento, Tsunoda non veniva quasi considerato per la promozione in Red Bull. Questa sarebbe però la scelta più logica.
Che Tsunoda, in quattro stagioni, si sia mostrato discontinuo, è fuori discussione. Veloce sì, ma in quattro anni ha un quarto posto nel 2021 come miglior piazzamento. Le difficoltà dell’allora AlphaTauri nel ’22 e nel ’23 sono un’attenuante, ma è difficile che il giapponese diventi un campione di questo sport. Difficile anche pensare che possa vincere delle gare. Non dargli un’occasione nel team principale sarebbe però una sonora bocciatura per il numero 22.
Tsunoda in Red Bull sarebbe all’ultima spiaggia, su una riva molto impervia. Sarebbe sulla graticola ogni settimana. Potrebbe permettersi solo di fare un terzo di punti in meno rispetto a Verstappen. Il più classico dei “Go big, or go home”. Per Tsunoda sarebbe un “o la va, o la spacca”. Tra pochi giorni conosceremo le decisioni della famiglia Red Bull.