Seguici su

Formula 1

Ferrari si fa in due: ecco perché la F1 2026 nascerà in doppia versione

Ferrari prepara la F1 2026 con due versioni della monoposto: la A per presentazione e test a Barcellona, la B dal Bahrain al debutto di Melbourne.

Pubblicato

il

La foto di rito allo shakedown della SF-25 (© Ferrari)
La foto di rito allo shakedown della SF-25 (© Ferrari)

La Ferrari F1 2026 sarà una monoposto sviluppata in doppia versione, con un approccio tecnico pensato per massimizzare l’interpretazione del nuovo regolamento. La scelta evidenzia come il 2026 rappresenti una vera discontinuità rispetto al ciclo precedente, non una semplice evoluzione.

Ferrari F1 2026: doppia configurazione per accelerare lo sviluppo

La squadra guidata da Fred Vasseur si presenterà ai blocchi di partenza della stagione con due versioni della stessa monoposto. La prima scenderà in pista a fine gennaio a Barcellona, in una sessione a porte chiuse, con l’obiettivo di validare packaging, integrazione elettronica e gestione della power unit.

Non sarà una vettura orientata alla prestazione, ma uno strumento di verifica tecnica. La seconda configurazione, più vicina a quella definitiva, debutterà nei test ufficiali in Bahrain e sarà poi affinata in vista del primo GP della stagione, in programma a Melbourne.

Questo approccio è stato anticipato da Vasseur al tradizionale incontro di fine anno con la stampa italiana specializzata.

Fred Vasseur (© Ferrari)

Fred Vasseur, Scuderia HP Ferrari (© Ferrari)

Nuovo regolamento FIA e scelte radicali

Il regolamento 2026 impone ai team di ripensare concetti consolidati. L’introduzione dell’aerodinamica attiva, la diversa gestione dell’energia e i vincoli di tempo hanno spinto Ferrari a non estremizzare subito le soluzioni, ma a valutarle progressivamente in pista.

La monoposto presentata il 23 gennaio sarà quindi profondamente diversa da quella che affronterà il debutto stagionale. Un approccio condiviso anche da altri top team, ma che a Maranello assume un peso strategico centrale.

Ferrari F1 2026: musetto, fiancate e sospensioni saranno i punti chiave della doppia versione

Tra le aree più sensibili c’è il musetto, penalizzato da crash test più severi e dall’impatto dell’aerodinamica attiva. La versione evoluta dovrebbe adottare una scocca più stretta inferiormente, resa possibile dal ritorno allo schema push rod sia all’anteriore sia al posteriore.

Le fiancate potrebbero risultare più rastremate nella parte finale, con una maggiore inclinazione del profilo superiore per pulire i flussi verso il retrotreno. Cambia anche il posizionamento dei radiatori, con l’obiettivo di stringere il posteriore e aumentare l’efficienza del diffusore.

Le barge boards della versione B saranno meno conservative e più elaborate rispetto alla configurazione iniziale, segnale di una fase di sviluppo aerodinamico ancora aperta.

Il progetto è seguito passo dopo passo da Loic Serra, chiamato a individuare rapidamente punti critici e margini di crescita. I test serviranno a selezionare le soluzioni più efficaci in un contesto regolamentare che lascia poco spazio agli errori.

La monoposto definitiva frutto dei regolamenti 2026 (© F1)

La monoposto definitiva frutto dei regolamenti 2026 (© F1)

Rivoluzione anche nell’abitacolo

Il cambiamento non riguarda solo la carrozzeria. La gestione dell’aerodinamica attiva e dell’energia ha imposto un ripensamento completo del volante. Di questo se ne è parlato tanto già nell’ultimo appuntamento di Abu Dhabi. Quando un prototipo del nuovo volante è stato testato nelle prove libere 1 da Arthur Leclerc.

Quello della Ferrari 2026 sarà più piccolo, con una parte inferiore ridotta e solo tre manettini rotatori che concentrano le funzioni chiave legate a recupero ed erogazione dell’energia.

La semplificazione nasce da un lavoro diretto con i piloti. Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno già testato il nuovo layout al simulatore, contribuendo con feedback continui sul piano dell’ergonomia e della rapidità d’uso.

Il volante utilizzato sulla Ferrari di Hamilton quest'anno

Il volante utilizzato sulla Ferrari di Hamilton quest’anno (© Ferrari)

Obiettivo Melbourne, senza scorciatoie

Ferrari arriverà al via del 2026 con una vettura frutto di scelte progressive e dati concreti, non di intuizioni isolate. La doppia versione rappresenta una necessità tecnica prima ancora che una strategia aggressiva.

In un campionato destinato a essere deciso dall’interpretazione del regolamento, Maranello ha scelto di giocare d’anticipo, ma senza forzature.

Fonte: Gazzetta dello Sport – Paolo Filisetti

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *