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Formula 1

Scontro Verstappen-FIA per le parolacce: si sta perdendo tempo su una c…avolata

Verstappen contro FIA: parolacce, lavori socialmente utili, conferenze stampa monosillabiche, punti stampa ad hoc. La F1 perde tempo su una c…avolata

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Max Verstappen in conferenza stampa a Singapore (© Red Bull Content Pool)
Max Verstappen in conferenza stampa a Singapore (© Red Bull Content Pool)

Scontro FIA-Verstappen, la sfida ha avuto inizio. Durante la scorsa settimana, il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha dichiarato che è necessario che i piloti evitino le parolacce durante i team radio. 

Max Verstappen, nella conferenza stampa del giovedì, ha detto di aver capito in qualifica che la sua macchina era “fottuta” a Baku. Questo ha fatto scattare una sanzione da parte della Federazione, che ha determinato per l’olandese l’effettuazione di un giorno di lavori socialmente utili.

Stessa cosa che accadde in passato, quando Verstappen spintonò Ocon durante le operazioni di pesa post gara del GP del Brasile 2018, quando il francese, per sdoppiarsi, urtò il pilota Red Bull facendogli perdere la corsa. Verstappen fu chiamato a due giorni di lavori socialmente utili presso la Federazione.

La cosa curiosa è stata però il contrattacco dell’olandese durante il GP di Singapore: risposte monosillabiche nelle interviste ufficiali e punti stampa successivi con i media, dove parlare approfonditamente della corsa.

Scontro Verstappen-FIA, Ben Sulayem: «F1 non è il rap»

Tutto era iniziato dalla frase di Ben Sulayem in un’intervista a motorsport.com: «Dobbiamo distinguere tra il nostro sport – il motorsport – e la musica rap. Non siamo rapper, sapete. Loro dicono la parola F quante volte al minuto? Noi non siamo così. Quelli sono loro e noi siamo noi. ».

La FIA avrebbe quindi chiesto alla FOM di limitare la trasmissione di team radio “bippati” durante le sessioni in pista. Il giro di vite è stato però immediato, sin dal giovedì. Lewis Hamilton è stato da subito concorde con la richiesta di Ben Sulayem, lamentandosi però con il presidente per aver utilizzato uno stereotipo razzista.

Dopo la sanzione imposta dalla FIA a Verstappen, il sette volte iridato ha solidarizzato con il collega. Ha affermato infatti che, se fosse capitato a lui, non avrebbe svolto i servizi socialmente utili, auspicando che il campione del mondo in carica faccia la stessa cosa.

Verstappen: «Queste cose possono influenzare il mio futuro in F1»

Il pilota numero 1 ha confessato che queste limitazioni potrebbero spingerlo a considerare il suo impegno in Formula 1. Secondo motorsport.com, Verstappen avrebbe detto che la F1 non finirebbe senza di lui, così come la sua carriera andrebbe avanti anche senza F1.

«Quando non puoi essere te stesso devi aver a che fare con questo genere di cose. Credo di essere, ora, a un punto della mia carriera in cui non ho voglia di vedermela con queste situazioni».

È difficile che l’esperienza in Formula 1 di Verstappen termini per questa questione, ma sappiamo che l’olandese non si vede fino a quarant’anni nel Circus, come ha affermato più di una volta. La stagione 2024 è la decima per Verstappen, un personaggio sotto l’attenzione del pubblico anche per il suo modo di parlare ai media.

Scontro Verstappen-FIA: chi ha ragione?

Verstappen ha anche detto più volte, nel corso del weekend, che le sue risposte stringate nelle conferenze stampa non erano un modo per penalizzare i media presenti, anzi. Per correttezza, Verstappen ha fatto il “doppio lavoro” concedendosi sia dopo le qualifiche che dopo la gara ai microfoni della stampa, per una seconda sessione di interviste in separata sede. Non era una scelta scontata.

È giusto aver riguardo per il registro linguistico utilizzato dai piloti. Come detto anche dalla GPDA, ovvero l’associazione dei piloti presieduta da Alexander Wurz, quante volte avrebbe dovuto essere multato l’ex team principal Haas Gunter Steiner per il suo linguaggio?

È evidente che una certa attenzione da parte del pubblico arrivi anche per questo modo di interfacciarsi con i media: schietto, onesto e sincero, anche se a volte con una c… di troppo. Credo che sia, in effetti, un non problema.

I livelli di turpiloquio presenti nelle dirette della Formula 1 sono ancora ben al di sotto di ogni livello di allarme. Concentrarsi su questo e destabilizzare un intero ambiente è, in effetti, una c…avolata.

La F1 potrebbe invece tornare a preoccuparsi di altri temi: cambiamento climatico, razzismo o altri ancora. Sono problemi ancora radicati, che questo sport, visto che deve dare l’esempio, potrebbe tornare ad affrontare. Quando veniva fatto era di moda, in effetti. Ora, non lo è più?

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