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Alex Powell: «Saper ascoltare gli altri è la chiave per crescere»

Nato negli Stati Uniti, ma cresciuto in Giamaica. Il giovane pilota della Mercedes, Alex Powell, guarda lontano sognando in grande.

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Alex Powell, pilota F4 dell'Academy Mercedes
Alex Powell, pilota F4 dell'Academy Mercedes (© ACI Sport)

Alex Powell è una delle stelline Mercedes che cercano costruirsi un percorso fino alla Formula 1, massima ambizione per tutti. Il giovane pilota è nato in Giamaica con la passione per le corse nel sangue. Al Mugello durante il primo round dell’Euro 4 Championship lo abbiamo potuto intervistare per conoscerlo meglio.

Dai rally ai kart

Come molti bambini, il suo amore per le corse nasce dalla grande passione di suo padre, ex pilota di rally che lo portava con se quando gareggiava. Alex così ha potuto respirare subito quell’atmosfera, che presto sarebbe diventata il suo habitat naturale.

«Inizialmente è tutto nato da mio padre che era un pilota di Rally. Già da piccolo andavo a vedere le sue gare ed è lì che è nata la mia passione. Poi abbiamo iniziato ad andare a gare nazionali nei Caraibi e in seguito negli Stati Uniti dove è continuato il nostro percorso familiare nel motorsport. Alla fine la persona che ha dato vita a questa mia grande passione è mio padre».

«Il mio primo ricordo non è legato alle gare in televisione, ma qualcosa che ho vissuto in prima persona. Mi ricordo che giravo con un go kart in una pista disegnata con i coni. Quel ricordo mi è ancora limpido nella mente; io dietro al volante che guidavo».

Powell, seppur giovanissimo, vanta quella maturità che pochi ragazzi alla sua età hanno. La maturità di un ragazzo che deve crescere in fretta per poter inseguire il suo sogno.

«Direi che sono un gran lavoratore, dedito e appassionato. La mia abilità di essere aperto ad ogni consiglio che ricevo, mi aiuta molto. Nel motorsport si compete sui millesimi e molto spesso siamo tutti molto vicini dalle prove fino alla gara. Quindi ogni piccolo vantaggio può essere sfruttato per fare la differenza. Soprattutto nei cambi di categoria o nei momenti cruciali della carriera saper ascoltare è la chiave».

«Un mio difetto è che a volte sono un po’ testardo. Un pregio invece è l’essere molto premuroso».

Nel mondo dei grandi

Kart e monoposto sono due realtà completamente differenti; con le quali però i giovanissimi si devono scontrare nel percorso che li porta sempre più in alto, verso l’élite del motorsport.

«Il salto dal kart alla monoposto penso sia il più grande nella carriera di ogni pilota, perché passi da un mondo ad un altro. Il mondo delle auto è differente da quello dei kart ed è un qualcosa a cui ti devi saper abituare. C’è chi lo fa più velocemente di altri, ma è molto difficile, soprattutto all’inizio. Le vetture sono molto più grandi e occupano uno spazio diverso».

«Cambia anche la gestione della gara e di tutto il weekend in generale. Quando arrivi nelle monoposto tutto diventa più professionale e inizi ad abbracciare il mondo delle corse automobilistiche. Ci sono anche più responsabilità rispetto a prima da saper affrontare».

La voglia di crescere di Alex Powell

La sua stagione fino fin qui è stata molto altalenante; il talento della Mercedes lo sa, ma è fondamentale saper imparare dai momenti bui per saper come tronare più forte di prima.

«Fino a questo momento abbiamo avuto degli alti e bassi. La cosa più importante però è capire come uscire dai momenti difficili e rialzarsi. L’obiettivo per questo finale di stagione naturalmente è provare a ripetere qualche bel momento. Nell’Euro4 l’ambizione è di finire nei primi tre del campionato e così è anche per la Formula 4 italiana, anche se i primi ora sono abbastanza lontani. Per me però è importante imparare come tornare competitivi dopo una brutta prestazione».

«Ho ancora molto da imparare e vorrei maturare sotto tutti i punti di vista, sia come pilota che come persona. Ci sono molte cose in cui posso ancora migliorare e naturalmente crescendo voglio apprendere ancora tantissimo. Cerco di imparare sempre il più possibile da chi ho intorno e a  volte arrivo a chiedermi se sei già pronto o maturo, ma ci sta».

Arrivare in F1, con Mercedes, per emulare le gesta del suo più grande idolo. Powell è conscio della grande opportunità che ha nel far parte dell’Academy Mercedes e sa che grazie a loro potrà arrivare lontano.

«Il mio più grande sogno è arrivare in F1. Mi piace molto come lavorano in Mercedes; sono dei gran lavoratori e anche nei periodi peggiori hanno sempre dimostrato di saper tornare a vincere. Per me è fondamentale dimostrare di potersi rialzare anche con la forza del gruppo; non importa quello che accade, loro riescono sempre a tornare davanti».

«É un team che ammiro molto e per me gareggiare per loro in F1 sarebbe un sogno. Il mio idolo naturalmente è Lewis Hamilton. Sono molto grato dell’opportunità che mi ha dato Mercede nel far parte del programma Junior. Mi supportano moltissimo in pista e fuori. Loro cercano molto di migliorarti come persona e come pilota e per questo sono molto orgoglioso di fare parte di questa squadra».

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