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WEC 2026: pubblicata l’entry list provvisoria. Al momento manca Rossi, confermate le tre Ferrari
Pubblicata l’entry list WEC 2026 provvisoria: 35 vetture, 14 costruttori tra Hypercar e LMGT3. Confermate tre Ferrari, non ci sono Porsche 963. Al momento manca Valentino Rossi (come l’anno scorso)
Ieri è stata pubblicata l’entry list WEC 2026 provvisoria. Nel 2026 ci saranno 35 vetture e 14 costruttori ufficiali al via, con 17 Hypercar e 18 LMGT3. La lista, pubblicata dal FIA WEC e ancora soggetta a cambiamenti, conferma la stabilità della griglia 2025, introduce Genesis al vertice e registra l’assenza delle Porsche 963 dalla classe regina.
14 costruttori e 35 vetture: la fotografia del WEC 2026 tramite l’entry list
La entry list WEC 2026 conferma un campionato a due colonne portanti: Hypercar e LMGT3. In totale sono 35 le auto iscritte per l’intera stagione, una in meno rispetto al 2025, ma con una profondità tecnica e sportiva ancora molto alta.
I costruttori coinvolti sono 14: in Hypercar vedremo in azione Ferrari, Toyota, Cadillac, BMW, Alpine, Peugeot, Aston Martin e Genesis, mentre in LMGT3 si affronteranno i marchi Aston Martin, BMW, Corvette, Ferrari, Ford, Lexus, McLaren, Mercedes-AMG e Porsche.
La lista diffusa è definita provvisoria. Alcuni equipaggi sono ancora da completare, soprattutto in Hypercar e nella parte alta della LMGT3. Le squadre hanno presentato l’ossatura dei programmi, ma mancano ancora alcune firme e numerosi annunci sui piloti che completeranno le line-up.
I marchi coinvolti nel WEC 2026 (© FIA WEC)
Hypercar: Ferrari per la difesa del titolo. Entra Genesis, esce Porsche
Nella classe Hypercar il WEC 2026 schiererà 17 prototipi. Otto costruttori ufficiali porteranno al via due vetture ciascuno, più un’unica iscrizione privata. Il riferimento resta Ferrari, campione in carica con la 499P e ancora imbattuta alla 24 Ore di Le Mans. Il team AF Corse difenderà il titolo con le due rosse ufficiali, affiancate dalla già nota #83 privata per la World Cup Hypercar.
Accanto a Ferrari ritroveremo le Toyota GR010 Hybrid evolute, le Cadillac V-Series.R gestite da Hertz Team JOTA, le BMW M Hybrid V8 del Team WRT, le Peugeot 9X8, le Alpine A424 e le Aston Martin Valkyrie di The Heart of Racing. Molti equipaggi restano sostanzialmente invariati rispetto al 2025, segno di continuità tecnica e di fiducia nelle strutture esistenti.
La grande novità è l’arrivo di Genesis Magma Racing, braccio sportivo premium di Hyundai. Il team coreano debutterà con due GMR-001 LMDh, numeri #17 e #19, frutto di un programma di test intenso che ha portato la vettura anche a Daytona. Le line-up ufficiali includono piloti come André Lotterer, Pipo Derani, Mathys Jaubert, Daniel Juncadella, Mathieu Jaminet e Paul-Loup Chatin, a conferma di un investimento ambizioso.
Sul fronte opposto, la assenza delle Porsche 963 è il dato più pesante. Non saranno presenti né le vetture ufficiali di Porsche Penske Motorsport, né la 963 privata di Proton Competition, impossibilitata a schierare una seconda auto per rispettare i requisiti della serie. La conseguenza è una griglia senza Porsche in Hypercar, evento che modifica in modo significativo gli equilibri al vertice.
Alcuni equipaggi Hypercar non sono ancora al completo. Alpine ha annunciato Antonio Felix da Costa e Frederic Makowiecki come riferimenti delle due A424, mentre Peugeot ha confermato i propri piloti ma deve ancora ufficializzare le combinazioni definitive per le 9X8. Anche AF Corse dovrà completare la formazione attorno a Yifei Ye sulla Ferrari #83.
I festeggiamenti della Ferrari #51 che ha vinto il WEC 2025 (© FIA WEC)
LMGT3: Manthey cerca il tris, Heart of Racing raddoppia
In LMGT3 il numero di vetture resta 18, con nove marchi rappresentati e due auto per ciascun costruttore. La categoria conferma il proprio ruolo di piattaforma globale per i progetti GT3 ufficiali e “factory supported”.
Al centro della scena c’è ancora Manthey, che ha vinto il titolo in entrambe le stagioni di vita della classe LMGT3. Il team tedesco tornerà con due Porsche 911 GT3 R Evo, ora brandizate come Manthey DK Engineering e The Bend Manthey, con un equipaggio che ruota attorno a piloti come Ayhancan Güven e Richard Lietz, affiancati da profili come James Cottingham e Yasser Shahin. L’obiettivo è chiaro: completare un tris iridato.
Tra le novità più significative c’è il raddoppio di The Heart of Racing, che prenderà in gestione entrambe le Aston Martin Vantage GT3 Evo, sostituendo Racing Spirit of Leman nella struttura di riferimento del marchio britannico. Si tratta di un passo logico dopo l’ottima integrazione tecnica vista nel 2025.
Sul fronte McLaren, il programma LMGT3 verrà gestito da Garage 59, che raccoglie il testimone di United Autosports per le 720S GT3 Evo. È un passaggio dettato anche dal lavoro sul progetto LMDh atteso per il 2027.
In casa Corvette, una delle Z06 GT3.R di TF Sport correrà con il nome Racing Team Turkey by TF, segnalando il ritorno in pianta stabile di Salih Yoluc. La line-up ruoterà attorno agli ufficiali Nicky Catsburg e Charlie Eastwood, con un calendario che dovrà convivere con gli impegni IMSA.
Confermata la presenza delle Ferrari 296 GT3 Evo di AF Corse, che mantengono gli equipaggi del 2025, e delle due Mercedes-AMG GT3 Evo di Iron Lynx, con Maxime Martin e Matteo Cressoni come riferimenti delle rispettive vetture. Lexus, tramite ASP, proseguirà con le RC F GT3 in attesa della nuova Toyota GR GT3 prevista per il 2027.
Le LMGT3 in Bahrain (© DPPI / FIA WEC)
Valentino Rossi fuori dalla entry list WEC 2026. Come nel 2025
Tra i dettagli che non passeranno inosservati c’è l’assenza di Valentino Rossi dalla entry list WEC 2026. Come già accaduto nella prima stesura della lista 2025, il suo nome non compare tra i piloti indicati con le BMW M4 GT3 Evo del Team WRT, e nessuna vettura viene iscritta con il numero 46.
Secondo quanto trapela dal paddock, il nove volte campione del mondo sembra intenzionato a concentrare la propria attività su altri campionati e singole gare GT3, più che su un programma full season nel WEC. È un orientamento già emerso nei mesi scorsi, e che rende meno sorprendente la sua assenza dalla lista provvisoria. La situazione resta comunque fluida, ma ad oggi il Mondiale Endurance 2026 si prepara a partire senza il “Dottore” in griglia.
Valentino Rossi (© FIA WEC / DPPI)
Un calendario stabile e una entry list ancora provvisoria
La entry list WEC 2026 si inserisce in un contesto di forte continuità anche sul fronte del calendario. La stagione scatterà con il Qatar 1812 km del 28 marzo. Si passerà poi a Imola (19 aprile), Spa-Francorchamps (9 maggio), Le Mans (13-14 giugno), Interlagos (12 luglio). Dopo oltre un mese di ripartirà dalla Lone Star Le Mans al COTA (6 settembre). A fine settembre si tornerà al Fuji (27 settembre), con finale in Bahrain il 7 novembre.
FIA e ACO sottolineano che la combinazione tra stabilità regolamentare, l’ingresso di nuovi marchi come Genesis e il consolidamento della piattaforma LMGT3 è alla base della crescita del campionato. Come ha ricordato il presidente dell’ACO Pierre Fillon, «ogni squadra è costretta a esprimersi al massimo e la distribuzione delle vittorie lo dimostra».
Resta il punto chiave: quella pubblicata è una entry list provvisoria. Alcuni programmi possono ancora evolvere, tra completamento degli equipaggi e possibili aggiustamenti dettati dal mercato piloti.
