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Isotta Fraschini si ritira dal WEC 2024. Piccole speranze per il 2025

Ritiro di Isotta Fraschini dal WEC. La Tipo 6 LMH Competizione non correrà più nel 2024 a causa di contrasti con il Duqueine Team.

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La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione in griglia alla 6 Ore di Imola (© Isotta Fraschini)
La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione in griglia alla 6 Ore di Imola (© Isotta Fraschini)

Non è un fulmine a ciel sereno, le difficoltà del progetto italiano erano note da qualche mese. Da ieri c’è l’ufficialità del ritiro di Isotta Fraschini dal WEC 2024.

Si legge dal comunicato del marchio milanese: «Nonostante la Tipo 6 competizione n.11 sia già in viaggio verso Austin (Texas) per la sesta prova del mondiale, Isotta Fraschini Milano Fabbrica Automobili annuncia il ritiro immediato dalla stagione 2024 del World Endurance Championship (WEC) non essendoci più i presupposti per continuare il sodalizio con il team francese Duqueine.

Dopo una produttiva stagione di debutto, con il fiore all’occhiello della bandiera a scacchi raggiunta all’iconica 24 Ore di Le Mans, Isotta Fraschini ha deciso di reindirizzare le proprie risorse verso la ristrutturazione del programma sportivo e l’espansione delle iniziative per vetture da pista e stradali».

Ritiro Isotta Fraschini dal WEC, quali motivi?

Il ritiro di Isotta Fraschini dal WEC 2024 è una notizia che era nell’aria ma che lascia comunque senza parole. Il progetto tecnico, messo insieme dalla Michelotto Engineering di Padova, era un’ottima base. La Tipo 6 Competizione è veloce e, soprattutto, affidabile, come dimostrato a Le Mans.

È sempre mancata una cosa: lo sviluppo. Un’auto da competizione va ideata, progettata, prodotta e sviluppata. Quest’ultimo step, che doveva essere di competenza del Duqueine Team, è sempre venuto meno. La struttura francese si era presa infatti l’impegno di gestire la vettura in pista.

La parola “gestire” si traduce non solo nel farla correre nei weekend di gara, ma anche assicurarle la giusta manutenzione e i test necessari per capirla e migliorarla, in collaborazione con il costruttore. Questo è stato l’aspetto carente di tutto il progetto.

Il Duqueine Team era subentrato a Vector Sport alla fine del 2023 nella gestione in pista della Tipo 6 LMH Competizione, dopo la notizia del solo ingresso concesso a Isotta Fraschini, in luogo dei due preventivati, nella entry list del WEC 2024.

I piloti scelti sono stati Jean-Karl Vernay come pilota di punta e scegliendo due giovani Silver come Antonio Serravalle e Carl Wattana Bennett, in grado di portare fieno in cascina, leggasi soldi, grazie ai loro sponsor. Soldi necessari per mandare avanti il programma.

Dal debutto in Qatar, gli sforzi degli ingegneri di Michelotto hanno fatto sì che le prestazioni migliorassero sessione dopo sessione, fino al grande quattordicesimo posto della 24 Ore di Le Mans 2024, a un passo dai punti.

Ritiro Isotta Fraschini, le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato Valldecabres

Questa situazione ha costretto al ritiro Isotta Fraschini. Il costruttore ha dovuto ricalibrare i propri programmi per questa stagione, al fine di garantire la continuità aziendale, come sottolineato dalle parole di Miguel Valldecabres, Amministratore Delegato di Isotta Fraschini e da luglio Direttore Motorsport al posto di Claudio Berro.

«Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti. Competere nel WEC è stato un onore e un’esperienza incredibile, con la 24 Ore di Le Mans come momento clou. Questa decisione non è stata presa alla leggera, ma ci consente di costruire sulle esperienze fatte, promuovendo la crescita del nostro marchio e lo sviluppo dei nostri prodotti sia nel mercato delle corse che in quello delle Hypercar.

Come nuovo produttore con grandi ambizioni, non continuare nel WEC nel 2024 è un obbligo strategico per preservare le nostre risorse e garantire la continuità del nostro progetto».

Oltre le corse c’è di più. Isotta Fraschini Milano Fabbrica Automobili è di fatto un nuovo costruttore, che ha rilevato il marchio storico creando un progetto che lo portasse nuovamente nel mercato delle auto di lusso. La scelta di entrare nel WEC era dettata dalla pubblicità che poteva dare questa competizione al marchio, cosa che effettivamente è accaduta.

Non si può continuare però nel Mondiale Endurance a dispetto delle possibilità economiche. Questa la ragione dietro la scelta del ritiro di Isotta Fraschini. La forza infatti non è quella di un grande costruttore e, in quest’ottica, erano state ricercate partnership con scuderie già presenti nel panorama motoristico internazionale.

Isotta Fraschini, grazie agli ottimi risultati ottenuti nel WEC, è ora un brand conosciuto dagli appassionati, anche quelli nati dopo il 1949, anno di cessazione delle attività dell’azienda nata nel 1900. La continuità aziendale è quindi la priorità, con la Tipo 6 Pista LMH-P e la Tipo 6 Strada LMH-S pronte per essere fabbricate e vendute ai facoltosi clienti che vogliano mettere le mani su un autentico gioiellino Made in Italy.

La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Strada (© Isotta Fraschini)

La Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Strada (© Isotta Fraschini)

Speranza WEC 2025?

Isotta Fraschini tornerà a competere nel WEC durante la prossima stagione? Difficile dirlo. Il comunicato della Casa milanese recita: «Isotta Fraschini esprime sincera gratitudine a sponsor, piloti, partner e fan per il loro incrollabile supporto durante questa stagione inaugurale. La società ringrazia anche il WEC e l’Automobile Club de l’Ouest (ACO) per il loro supporto e spera in un possibile ritorno nel prossimo futuro».

Di certo c’è il cambio di regolamento, che prevede un minimo di due vetture per costruttore. Questo indica un logico incremento dei costi, che rende la strada più ripida di ora.

In più, non è ancora chiaro da l’Automobile Club de l’Ouest e dal WEC se un costruttore possa affidare le proprie auto a due team differenti. Nel caso fosse possibile, le possibilità di Isotta Fraschini sarebbero ancora reali. Trovare due squadre con il budget necessario per la gestione di una LMH nel FIA WEC non è comunque un’impresa semplice.

Inoltre il tempo stringe. Ci sono solo un paio di mesi per trovare i partner giusti. Uno potrebbe essere Vector Sport? Possibile che la scuderia britannica sia ancora interessata a rientrare nel Mondiale correndo nella classe regina.

Ci sarebbe infine da affrontare tutto il capitolo Michelotto: i padovani hanno intrapreso questo progetto, che coinvolge sia la pista che la strada, dopo la lunga collaborazione con Ferrari nella preparazione delle GT da competizione di Maranello.

Dal Veneto, dopo il ritiro di Isotta Fraschini dal WEC non filtra alcuna dichiarazione ufficiale. Sarebbe comprensibile, accordi tra le parti permettendo, la volontà di Michelotto di continuare a portare in pista la propria vettura. Un’auto da competizione che, sebbene non sia vincente, non può e non deve essere considerata l’ultima del lotto.

Di sicuro, prima della fine dell’anno, un’altra pagina di questo libro verrà scritta. Che sia la parola fine o un nuovo capitolo, al momento non ci è dato sapere.

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