MotoGP
Bagnaia vs Martin e non solo: i possibili temi del rush finale
La lotta all’ultimo punto tra Bagnaia e Martin per il titolo, ma non solo. Ecco i possibili temi di questo finale di 2024.
Mancano solamente tre weekend al termine di un 2024 molto intenso. Proprio come successo nelle ultime due stagioni, il titolo piloti potrebbe essere deciso a Valencia, protagonisti di nuovo Bagnaia e Martin. Marc Marquez è cresciuto notevolmente come rendimento nelle ultime gare e sembra già essere in clima 2025. Il possibile ritorno di Iannone al posto di Di Giannantonio sarebbe un altro tema di forte interesse.
Bagnaia vs Martin: atto II
I due piloti della Ducati si stanno nuovamente giocando il titolo, come successo nel 2023, ma a ruoli invertiti: Martin è la lepre, Bagnaia il cacciatore. A differenza della passata stagione, il campione del mondo in carica, nonostante abbia mostrato una grande velocità, è stato in testa al mondiale per pochissimi weekend. In questo momento, sta pagando i maggiori zeri accumulati rispetto allo spagnolo.
Jorge Martin, invece, sta dimostrando una consistenza e una maturità incredibili. Il pilota del team Pramac è stato davanti per quasi tutta la stagione, nonostante un numero di vittorie inferiori rispetto al rivale. Nel 2024, l’unico errore davvero pesante di Martin è stato nella gara della domenica al Sachsenring, quando è caduto mentre era in testa alla corsa e aveva momentaneamente perso anche la leadership in campionato.
Marquez in costante crescita: sarà lui l’arbitro del mondiale?
Marc Marquez ha avuto una stagione in crescendo. Dopo aver perso un paio di occasioni importanti per vincere nella prima parte di stagione, l’8 volte campione del mondo sembrava destinato a concludere le ultime gare della stagione costantemente alle spalle di Bagnaia e Martin. La GP 24 sembrava essere ormai troppo superiore per permettere agli altri di inserirsi nella lotta.
Invece, Marquez è riuscito negli ultimi 6 weekend a vincere ben 4 gare: 3 della domenica e 1 Sprint. Un rendimento incredibile, considerando soprattutto i distacchi abissali che si stanno prendendo gli altri piloti con la GP23. Sembra poter essere lui l’unica variabile impazzita in questa lotta al titolo piloti 2024.
Il (possibile) ritorno di Andrea Iannone
Nell’inverno del 2019, la carriera ad alto livello del pilota di Vasto prese una bruttissima piega. A causa di un’accusa di doping, venne sospeso per 18 mesi dall’attività sportiva. Squalifica che salì drasticamente a oltre 4 anni dopo il ricorso tentato dallo stesso Iannone. Una sentenza che sembrava mettere definitivamente la parola fine sulla sua storia in moto.
Andrea però non ha voluto farsi trovare impreparato e, alla prima occasione utile, è tornato a correre, firmando un contratto nel mondiale SBK con il team Go Eleven. Il suo rendimento, considerando il contesto, è stato molto buono in questa stagione, fin dal primo weekend. In Australia, Iannone colse subito tre podi, mostrando che la competitività per stare a certi livelli ce l’ha ancora.
Con l’infortunio di Di Giannantonio, che ha deciso di operarsi proprio dopo Buriram, Iannone potrebbe avere l’occasione di tornare a correre in MotoGP per due gare con il team di Valentino Rossi. Sarebbe un traguardo già molto importante, considerando la brutta situazione da cui è uscito fuori.