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Radio sì o radio no? I commenti di chi l’ha provata ad Aragon

Nei test di Aragon, 4 piloti hanno nuovamente provato le radio. Pareri discordanti, ma complessivamente migliori della passata stagione.

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Alex Marquez in azione ad Aragon
Alex Marquez (© MotoGP)

I test di Aragon hanno visto nuovamente diversi piloti fare dei test per l’implementazione di un sistema radio. Una prova che non veniva fatta dai test svolti a Misano nella passata stagione, a settembre. I commenti, che all’epoca erano stati molto negativi, ora sembrano essere di ben altro tenore, anche se continua a persistere qualche problema.

Prove radio ad Aragon: Binder contento, Savadori ottimista

La prova è stata svolta da Alex Marquez, Johann Zarco, Brad Binder e Lorenzo Savadori. Tra tutti, il pilota che è rimasto maggiormente colpito in positivo dalla prova effettuata è stato il sudafricano della KTM. Binder ha così commentato i giri trascorsi con il sistema radio dentro al suo casco: «Hanno fatto un lavoro straordinario. Indipendentemente da come si guida, anche sul rettilineo, il messaggio è chiarissimo. Funziona molto bene. È la prima volta che lo provo e sono rimasto molto colpito».

Brad Binder nei test di Aragon

Brad Binder nei test di Aragon (© MotoGP)

Un altro pilota da aggiungere alla lista dei soddisfatti è Lorenzo Savadori. Il pilota dell’Aprilia, tuttavia, ha sottolineato qualche difetto da risolvere: «Per la prima volta la Direzione Gara ha parlato con me e l’ho sentita bene quando ero nel box. Quando invece sono in moto, non si sente in maniera chiarissima. – rimangono i lati positivi – Però devo dire che la situazione migliora ogni volta che proviamo il sistema».

Un altro piccolo problema è rappresentato dal fatto che: «quando sei sul rettilineo il casco si muove un po’ e ci sono dei momenti in cui è più difficile sentire». Rimane convinto del fatto che una soluzione alla fine si troverà: «Credo che se c’è qualcosa di nuovo, bisogna adattarsi tutti, perché non è difficile. Se il capo tecnico lo collega prima che parti e lo scollega prima che ti togli il casco, non è un vero problema».

Alex Marquez più dubbioso

Il pilota del Gresini Racing, autore di un’eccellente prima parte di stagione, ad Aragon ha provato per la prima volta in assoluto il sistema radio. Alex ha riscontrato qualche difficoltà in più rispetto a Binder e Savadori, senza promuovere a pieno lo strumento. La prima difficoltà riscontrata è stata nel recepire sempre correttamente i messaggi che gli arrivavano:

«In alcuni momenti non è facile sentire chiaramente i messaggi, ma oggi era la prima cosa da provare, perché l’anno prossima sembra che sarà obbligatoria per motivi di sicurezza». Un concetto che ha tenuto a ribadire: «Dobbiamo capire, perché onestamente all’inizio ascoltavo il messaggio, ma poi ho cercato di spingere e in un giro in cui ho fatto 1’46” non lo sentivo, anche perché ero molto concentratonon tutto è da buttare Ma è anche vero che se ti mandano un solo messaggio, probabilmente lo ascolti. Se invece dovesse essere un continuo, diventa più difficile».

Johann Zarco propone il modello F1

Chi è rimasto maggiormente scontento dopo la prova effettuata è sicuramente il pilota francese della Honda. Johann Zarco non è felice della strada di sviluppo presa dalla MotoGP per cercare di rendere più funzionale il sistema di comunicazione radio. Un problema in particolare l’ha infastidito molto: «Quando supero i 300 all’ora, il casco si alza e il trasmettitore non entra in contatto con l’osso. A volte riuscivo a sentire, a volte no. La sensazione non è piacevole».

Johann Zarco nei test di Aragon

Johann Zarco nei test di Aragon (© MotoGP)

Per migliorare la situazione, Zarco ha consigliato una soluzione completamente alternativa: «La cosa migliore sarebbe fare come in F1, cioè con delle cuffie che entrano nell’orecchio». Un rimedio che però comporterebbe altre problematiche, come la probabile presenza di un filo penzolante che scende dal casco.

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